Tu sei qui: PoliticaGoverno, veti incrociati sulla squadra mettono a rischio "Conte Ter". Stasera Fico al Quirinale
Inserito da (Maria Abate), martedì 2 febbraio 2021 17:19:52
Si è conclusa la riunione del tavolo sul programma di governo. Lo hanno riferito alcuni partecipanti lasciando la sala. Ora si sta concludendo la verbalizzazione della due giorni che verrà consegnata al presidente Roberto Fico, che si recherà «entro stasera» al Quirinale per riferire sulla fattibilità di un Conte ter al presidente Sergio Mattarella.
Prima, però, potrebbe fare un nuovo "giro" di consultazioni con i partiti della maggioranza.
Ancora molti i nodi da sciogliere, tra i quali il Mes e il reddito di cittadinanza. La trattativa si blocca anche sulla legge elettorale: i dem sono per il proporzionale, Iv per il maggioritario. Il punto di sintesi è un proporzionale con preferenze. La partita sui ministri per un rimpasto non è chiusa e rischia di rimettere in gioco il via libera al Conte ter.
Da giorni sui giornali circola l'ipotesi della cosiddetta "maggioranza Ursula" per risolvere la crisi politiica, ossia di un governo sostenuto da una maggioranza simile a quella che, nel 2019, aveva permesso la conferma della presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen: composta cioè dai partiti conservatori e progressisti, e anche da un pezzo degli euroscettici più moderati. L'ipotesi era che Forza Italia potesse partecipare a un governo con Pd, M5S e Italia Viva ma senza Lega e Fratelli d'Italia.
Ma, mentre è in corso la seconda giornata (la cui fine era inizialmente prevista per le 13) del tavolo programmatico del presidente della Camera Roberto Fico sulla base del mandato esplorativo da lui ricevuto dal presidente della Repubblica, il vicepresidente di FI Antonio Tajani ha dichiarato: «Non esiste la sostanziale unità del Paese se manca mezzo Paese. La maggioranza Ursula in Italia non esiste. Si è realizzata a Bruxelles perché a guida Partito Popolare Europeo, che ha vinto le elezioni, al quale gli altri si sono accodati».
E mentre si esclude questa soluzione, la situazione appare in salita: la deputata renziana Maria Elena Boschi nega che ci siano stati passi avanti e Matteo Renzi conferma lo stallo nelle trattative, a causa di veti incrociati, e dichiara: «C'è un arrocco continuo sui temi proposti da noi». Italia Viva, secondo fonti qualificate, sarebbe contraria ai nomi di Alfonso Bonafede e di Andrea Orlando come vicepremier e allo spacchettamento del ministero delle Infrastrutture e dei Beni Culturali. In M5s ci sarebbe un veto sull'ingresso della Boschi al governo e in generale nelle forze di maggioranza viene considerata eccessiva la richiesta di Iv di tre ministeri di peso per Boschi, Ettore Rosato e Teresa Bellanova.
Mattarella, dal canto suo, chiede continuità per i ministeri cui fanno capo crisi sanitaria e Recovery. Manca poco, staremo a vedere.
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