Tu sei qui: PoliticaGreen Pass, proibito l’accesso agli uffici pubblici. Paragone attacca Musumeci: «Decisione folle»
Inserito da (Admin), domenica 15 agosto 2021 22:56:29
Sul sito web di Gianluigi Paragone (www.ilparagone.it) il politico, ex 5 Stelle ed ex Lega, oggi Italexit attacca il governatore della Sicilia.
"Con l'ennesima ordinanza emessa il 13 Agosto Nello Musumeci, il prolifico Presidente della Regione Siciliana, ha fornito un altro esempio di quali aberrazioni si possano raggiungere da parte di chi vuole surrettiziamente alimentare un clima di terrore fine a sé stesso. Già il fatto stesso che l'efficacia dell'ordinanza scada il 31 agosto dimostra inequivocabilmente che il primo a non credere alla legittimità ed alla utilità delle nuove disposizioni è proprio lui, Nello, novello Torquemada, persecutore degli eretici "non vaccinati".
L'ordinanza è infatti il frutto dell'ennesima ipocrisia del potere che emana disposizioni non per raggiungere uno scopo effettivo ma soltanto per trasmettere il messaggio che in Alto c'è chi "vede e provvede".
Con la disposizione contenuta nell'articolo 5, senza averne alcun potere giuridico, Musumeci inibisce l'accesso ai pubblici uffici a tutti i cittadini non in possesso di green pass, stabilendo che sarà comunque possibile collegarsi in remoto.
Qui una risata è d'obbligo, tutti i siciliani sono infatti ben consapevoli che tentare di accedere "da remoto" ad un ufficio pubblico, specie nel mese di agosto, è pura utopia.
In concreto si stabiliscono delle liste di procrizione per cui chi non è in possesso del sacro lasciapassare sarà considerato a tutti gli effetti un cittadino di serie Z, con le ovvie gravissime conseguenze specie per i soggetti più deboli come gli anziani e gli appartenenti alle classi socialmente meno elevate.
E che dire della necessità di accedere alle strutture sanitarie, in nome della tutela della salute si nega il diritto di cura a chi ne ha effettivamente bisogno!
E gli avvocati non in possesso di green pass sarebbe vietato partecipare alle udienze in presenza, con effetti rovinosi per i propri clienti.
Ma, per non farsi mancare niente, si esplicita anche il divieto dei falò in spiaggia, con l'unico concreto risultato che la gente si assembrerà molto più densamente nella casa con giardino di un membro della comitiva piùttosto che divertirsi in ampi spazi, all'aperto, respirando salubre aria di mare."
Nello Musumeci invece, molto attivo sui social, ha scritto: «Il decreto legge vigente, in coerenza con tutti i precedenti, affida al potere di ordinanza del presidente della Regione (soggetto attuatore del commissario nazionale per la emergenza) la disciplina di misure restrittive temporanee dettate da ragioni epidemiologiche. Questo è il caso, in diritto. E certamente è sotto gli occhi di tutti l'elevata incidenza del contagio nell'Isola. Risponderemo ai rilievi anche perché il Garante ha ritenuto che la misura contestata fosse estesa ai luoghi privati aperti al pubblico e non soltanto agli uffici pubblici a sportello come abbiamo chiarito.»
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