Tu sei qui: PoliticaInail, nessun risarcimento per la morte dello studente De Seta durante alternanza scuola - lavoro
Inserito da (Redazione Nazionale), giovedì 5 gennaio 2023 19:34:37
di Norman di Lieto
Giuliano De Seta lo studente di 18 anni morto il 16 settembre scorso in un incidente in fabbrica durante l'alternanza scuola lavoro, è morto invano.
Perché secondo l'Inail ai genitori non spetta nessun tipo di risarcimento dato che il ragazzo non era un lavoratore ma uno studente in stage e che non essendo 'capofamiglia', non ha diritto ad alcun risarcimento. E' stata questa la motivazione da parte dell'Inail recapitata ai genitori del ragazzo scomparso e che hanno deciso di rendere noto agli organi di stampa informando i quotidiani del gruppo Gedi.
Il mancato indennizzo deriva, inoltre, dal fatto che il ragazzo, travolto e ucciso da una lastra di acciaio, si trovava in azienda come stagista e non come operaio della ditta dove stava svolgendo il periodo obbligatorio di alternanza scuola-lavoro.
Il processo nei confronti dei quattro indagati per la morte del 18enne - che studiava in un istituto superiore di Portogruaro -, è in programma il 10 marzo.
Immediata la reazione del segretario di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni che ha scritto in un post su Facebook:
"Proprio ieri abbiamo posto la necessita' di una commissione d'inchiesta sull'alternanza scuola-lavoro.
Oggi leggo questa notizia. Non credo di essere il solo a provare rabbia e indignazione: secondo l'Inail la vita di Giuliano De Seta, studente morto in alternanza scuola-lavoro a 18 anni, non valeva niente. Non valeva niente perché era uno studente e non guadagnava soldi, per questo la sua famiglia non riceverà alcun risarcimento. Non valeva niente perché era l'ultimo degli ingranaggi di una macchina che deve avere come centro la produttività.
Non sarebbe certo un risarcimento a restituire Giuliano ai suoi cari - prosegue il leader di SI - ma questo oltraggio alla sua memoria è intollerabile." "Non basta fermarsi alle parole, mi attiverò in tutte le sedi opportune per porre rimedio a questa scelta disumana e per proteggere chi, a 18 anni, deve solo studiare e non rischiare la vita. Avanti - conclude Fratoianni - con la commissione d'inchiesta e basta con lo sfruttamento mascherato".
Fonte foto: Foto diHands off my tags! Michael GaidadaPixabay e Pagina Facebook Nicola Fratoianni
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