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Iran, Amnesty International: "Ordini alle forze armate per affrontare senza pietà i manifestanti"

Amnesty International è entrata in possesso di documenti emessi dai vertici delle forze armate iraniane in cui si istruiscono tutti i comandi provinciali

Inserito da (Redazione Nazionale), venerdì 30 settembre 2022 20:52:26

Amnesty International è entrata in possesso di documenti emessi dai vertici delle forze armate di Teheran dove le direttive sono risolute: "Affrontare senza pietà i manifestanti".

Amnesty "ha finora raccolto i nomi di 52 persone (tra cui cinque donne e almeno cinque minorenni) uccise dalle forze di sicurezza iraniane dal 19 al 25 settembre, due terzi delle quali solo il 21 settembre, il giorno del primo ordine emesso dai vertici delle forze armate".

Amnesty International "ha anche raccolto prove, oltre che di torture ai danni di manifestanti e semplici passanti, di aggressioni sessuali ai danni delle donne in piazza. Alcune di loro sono state picchiate sul seno, altre sono state scaraventate a terra dopo che si erano tolte il velo. Nel tentativo di assolvere se stesse, le autorità iraniane stanno promuovendo una falsa narrazione sulle vittime, descrivendole come 'pericolose' e 'violente' e addirittura arrivando a sostenere che siano state uccise da 'rivoltosi'. Le famiglie delle vittime vengono minacciate per indurle al silenzio o vengono loro promessi risarcimenti se sosterranno pubblicamente, tramite videomessaggi, che i loro cari sono stati uccisi da 'rivoltosi' al soldo dei 'nemici' della Repubblica islamica dell'Iran".

Amnesty International "ha visto immagini contenenti atti di violenza da parte di una minoranza di manifestanti, ma ciò non giustifica il ricorso alla forza letale. Secondo il diritto internazionale, anche se alcuni manifestanti fanno ricorso alla violenza, le forze di sicurezza devono assicurare che coloro che protestano pacificamente possano continuare a farlo senza interferenze ne' intimidazioni. Le forze di sicurezza non devono usare armi da fuoco se non per difendere se stesse o altri da un'imminente minaccia di morte o ferimento grave e solo quando metodi meno estremi si siano rivelati insufficienti".

 

Fonte foto: Foto diShima AbedinzadedaPixabay e Foto dimostafa merajidaPixabay

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