Tu sei qui: PoliticaLondra, Sunak dichiara chiusa la 'golden era' con Pechino
Inserito da (Redazione Nazionale), martedì 29 novembre 2022 20:59:17
E' gelo sull'asse Londra - Pechino: è il primo ministro britannico Rishi Sunak a definire conclusa quella che veniva chiamata come la "golden era" delle relazioni tra Gran Bretagna e Cina dove la stessa Cina, oggi, rappresenta una "sfida sistemica" ai valori del Regno Unito e dell'Occidente, con cui occorre fare i conti muniti di "robusto pragmatismo".
Il giudizio è in un certo senso sferzante e rende meno stabili i rapporti tra Pechino e Londra, riaprendo la diatriba tra le due capitali, i cui rapporti - dopo i fasti degli anni di David Cameron, quando venne coniata la definizione di "eta' dorata" per definire le relazioni tra Pechino e Londra - si sono deteriorati sulla repressione cinese delle proteste pro-democrazia di Hong Kong.
Oggi Cina e Gran Bretagna si guardano con diffidenza, quando non evitano del tutto di incontrarsi, come accaduto nei giorni scorsi con la cancellazione all'ultimo minuto del colloquio tra il presidente cinese, Xi Jinping, e lo stesso Sunak a margine del vertice del G20 di Bali.
Oltre alle accuse di repressione e violazioni dei diritti umani ai danni degli uiguri, per Londra pesano nei rapporti bilaterali i sospetti di pratiche economico-commerciali scorrette, sempre smentite da Pechino.
La Cina accusa - dal canto suo - il primo ministro britannico, Rishi Sunak, di "calunnie" e "pregiudizio ideologico", dopo le ultime sue dichiarazioni.
Le osservazioni della parte britannica, si legge in una nota a firma di un portavoce dell'Ambasciata cinese a Londra, "sono piene di pregiudizi ideologici e calunniano malignamente le politiche della Cina", e per quanto riguarda le politiche di Pechino su Hong Kong e sullo Xinjiang, "sono affari interni della Cina e la Gran Bretagna non ha alcuna qualifica o diritto per fare commenti irresponsabili".
La Gran Bretagna, prosegue la nota, "confonde bianco e nero con secondi fini e dovrebbe riflettere sulla propria mentalita' coloniale". La Cina, conclude il portavoce della sede diplomatica che chiede a Londra di venire incontro alla Cina per "gestire le divergenze sulla base del rispetto reciproco", esorta il Regno Unito ad "abbandonare i pregiudizi, rispettare i fatti, smettere di calunniare la Cina, smettere di interferire negli affari interni della Cina" e di "creare artificialmente ostacoli allo sviluppo delle relazioni".
Fonte foto: Flickr e Commons Wikimedia
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