Tu sei qui: PoliticaMeloni incontra i sindacati: "Stiamo affrontando il momento più difficile della storia della Repubblica"
Inserito da (Redazione Nazionale), mercoledì 9 novembre 2022 22:04:04
I temi sul tavolo erano diversi nell'incontro tenutosi oggi tra il governo e le parti sociali: caro-bollette e recupero del potere d'acquisto, taglio del cuneo fiscale e le pensioni.
Senza dimenticare il grande tema al centro del tavolo di discussione: il lavoro, "la priorità delle priorità", dice la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ai sindacati nel primo faccia a faccia a Palazzo Chigi con Cgil, Cisl, Uil e anche l'Ugl.
La premier ascolta e assicura la disponibilità a portare avanti il confronto, mettendo da parte "i preconcetti" e assicurando trasparenza e lealtà ma chiedendo "un supplemento di responsabilità" da parte di tutti: "Stiamo affrontando il momento più difficile della storia della Repubblica".
L'approccio è "di totale apertura e rispetto. Dove ci porterà questo confronto dipenderà dell'approccio e dalla disponibilità di ciascuno di noi", chiarisce Meloni.
Il primo a esprimersi sul confronto di oggi è il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini che afferma: "Oltre ad una disponibilità al confronto, oggi risposte di merito non ne abbiamo ancora avute, dunque la valutazione è sospesa".
Mentre per Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl:
"Auspichiamo che nelle prossime settimane ci possano essere ulteriori opportunità per discutere nel merito della legge di Bilancio e della prospettiva legata alla crescita, allo sviluppo, alla qualità e stabilità del lavoro".
Meloni ha inaugurato una nuova stagione di confronto sociale", sottolinea intanto il segretario generale dell'Ugl, Paolo Capone. Una sorta di 'new entry' che sembra non 'sia piaciuta' soprattutto alla Uil come dichiarato dallo stesso Capone:
"Sorprendere qualcuno è comunque un fatto positivo, la prossima volta saranno meno sorpresi. Credo ne abbia fatte soltanto la Uil nel suo intervento all'ingresso.
Poi Capone ha sottolineato che nell'incontro è emersa la "disponibilità ad aprire un confronto su tutti i temi: la previdenza, le pensioni, la strategicità delle nostre produzioni nazionali, dell'acciaio, dei trasporti. Quindi c'è stato un confronto a largo raggio, senza preconcetti da parte di nessuno - ha notato -. Credo che sia la prima tappa importante, che ha segnato un cambio di passo".
Per la Uil fondamentale anche la richiesta rilanciata dai sindacati di allargare la tassazione sugli extraprofitti oltre le aziende energetiche e di portarla al 35%: consentirebbe di reperire 14 miliardi l'anno, calcola il numero uno della Uil, Pierpaolo Bombardieri.
Sulle pensioni, allo studio resta Quota 41 che dovrebbe essere accompagnata da una soglia di età (61-62 anni) per l'anno prossimo - e che non basta per Cgil, Cisl e Uil - in attesa della riforma complessiva.
Di un sistema che oggi fa i conti con pensioni "basse e quelle future rischiano di essere inesistenti", riconosce la stessa presidente del Consiglio.
I sindacati dicono poi no alla flat tax, chiedendo di fare una riforma "vera" che aumenti il netto in busta paga e colpisca di più l'evasione. E, per ridare potere d'acquisto ai redditi, oltre al taglio del cuneo fiscale, il numero uno della Uil porta la richiesta di detassare subito le tredicesime per dare ristoro ai dipendenti e ai pensionati e, poi, di detassare gli aumenti contrattuali.
Fonte foto: Uil e Pagina Facebook Giorgia Meloni
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