Tu sei qui: PoliticaPolonia, Mosca nega coinvolgimento sui missili: "Una provocazione"
Inserito da (Redazione Nazionale), martedì 15 novembre 2022 22:33:30
La Russia nega fortemente il proprio coinvolgimento: è il Ministero Difesa russo ad affermare che le notizie circa i due missili russi che sarebbero caduti in Polonia sono "una provocazione" mirata a provocare una escalation. Lo riferisce l'agenzia Ria Novost.
Non solo, la Russia precisa tramite il ministero della Difesa russo, citato dalla Tass la propria estraneità sulla vicenda.
"Le immagini mostrate da media polacchi che mostrano i rottami dei presunti missili russi caduti sul territorio polacco non hanno nulla a che vedere con armamenti russi".
Su Twitter invece il giornalista polacco di Radio Zet, Mariusz Gierszewski, scrive:
"Le mie fonti nei servizi dicono che ciò che ha colpito Przewodowo sono molto probabilmente i resti di un missile abbattuto dalle forze armate ucraine".
In questi momenti concitati con notizie che rimbalzano di continuo sembra ci siano ombre sulla genesi e sul fondamento della notizia dei presunti missili russi caduti in Polonia: notizie contrastanti arrivano anche da Varsavia con un funzionario che ha dichiarato alla Bbc: "E' un caos informativo", ha ammesso un alto funzionario dell'ufficio del primo ministro polacco interpellato sotto copertura di anonimato dalla britannica Bbc.
"Non ho alcuna certezza e non posso confermare nulla" al momento, ha tagliato corto.
Mentre l'Ucraina, gli Usa e l'Ue si mostrano compatti contro la Russia e in soccorso della Polonia, membro dell'alleanza atlantica, ventilando ipotesi di far fronte all'articolo 5 che recita, testualmente:
"Le parti convengono che un attacco armato contro una o più di esse in Europa o nell'America settentrionale sarà considerato come un attacco diretto contro tutte le parti, e di conseguenza convengono che se un tale attacco si producesse, ciascuna di esse, nell'esercizio del diritto di legittima difesa, individuale o collettiva, riconosciuto dall'art. 51 dello Statuto delle Nazioni Unite, assisterà la parte o le parti così attaccate intraprendendo immediatamente, individualmente e di concerto con le altre parti, l'azione che giudicherà necessaria, ivi compreso l'uso della forza armata, per ristabilire e mantenere la sicurezza nella regione dell'Atlantico settentrionale. Ogni attacco armato di questo genere e tutte le misure prese in conseguenza di esso saranno immediatamente portate a conoscenza del Consiglio di Sicurezza. Queste misure termineranno allorché il Consiglio di Sicurezza avrà preso le misure necessarie per ristabilire e mantenere la pace e la sicurezza internazionali".
Frena però la stessa Nato che "sta monitorando la situazione e gli alleati si stanno consultando da vicino. È importante che tutti i fatti siano accertati". Lo scrive il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg su Twitter.
La fretta è (sempre) cattiva consigliera specialmente in questo scenario.
Fonte foto: Telegram
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