Tu sei qui: PoliticaRave party, arriva la stretta dal governo: si rischia da 3 a 6 anni di reclusione
Inserito da (Redazione Nazionale), martedì 1 novembre 2022 15:43:05
Non accennano a diminuire le polemiche dopo che il rave party organizzato da un gruppo di giovani a Modena all'interno di un capannone alla periferia nord della città, era stato immediatamente bloccato dall'intervento delle forze dell'ordine giunte sul posto per impedire che l'evento venisse 'celebrato'.
Nessuno scontro e una trattativa tra le parti andata a buon fine e conclusasi, per fortuna, pacificamente.
Il governo alla luce di ciò ha poi varato la 'stretta' sui rave che ha portato alla pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto legge approvato ieri dal Consiglio dei Ministri e firmato poi dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
E' in vigore da oggi ed è suddiviso in nove articoli e riguarda - oltre alla stretta sui rave party - anche le misure per il Covid e il carcere ostativo oltre che il rinvio al 30 dicembre dell'attuazione della riforma Cartabia.
Come detto, la nuova normativa in tema di rave, che introduce il reato di invasione di terreni o edifici per raduni pericolosi per l'ordine pubblico o l'incolumità pubblica o la salute pubblica (434-bis del Codice penale), è definita nell'articolo 5 del decreto.
La norma si applica quando più di cinquanta persone invadono in modo "arbitrario" terreni o edifici, pubblici o privati e da ciò ne può derivare "un pericolo per l'ordine pubblico o l'incolumità pubblica o la salute pubblica". Chiunque "organizza o promuove l'invasione" è "punito con la pena della reclusione da tre a sei anni e con la multa da 1.000 a 10.000 euro". La norma aggiunge inoltre che "per il solo fatto di partecipare all'invasione la pena è diminuita". Il rischio di avere una condanna è dunque anche per chi partecipa all'evento.
La norma, inoltre, dispone la "confisca delle cose" utilizzate per commettere il reato nonché quelle "utilizzate per realizzate le finalità dell'occupazione".
Immediata la reazione dell'opposizione a partire da Enrico Letta che chiede che questa norma venga ritirata con un post su Twitter: "Il Governo ritiri il primo comma dell'art 434bis di riforma del Codice Penale. E' un gravissimo errore. I rave non c'entrano nulla con una norma simile. E' la libertà dei cittadini che così viene messa in discussione".
A stretto giro la replica di Salvini: "Un Pd ormai in confusione totale difende illegalità e rave party abusivi, chiedendo al governo di cambiare idea. No! Indietro non si torna, le leggi finalmente si rispettano". Lo scrive sui social il vice presidente del consiglio e ministro delle Infrastrutture.
Arriva anche la nota della Rete degli Studenti universitari:
"Un testo scritto male e in fretta. Il Governo non faccia l'errore di approvare un testo pericoloso solo per dare un segnale politico su sicurezza e restrizioni. C'è ancora tempo prima della conversione in legge definitiva per modificare il comma che contestiamo. Governo e Parlamento agiscano e evitino la limitazione delle libertà di manifestare e dissentire".
Fonte foto: Foto diEszterdaPixabay e Pagina Facebook Enrico Letta
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