PoliticaRegione Lazio, De Angelis si dimette. Rocca: "Grazie per il senso di responsabilità dimostrato"

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Regione Lazio, De Angelis si dimette. Rocca: "Grazie per il senso di responsabilità dimostrato"

Il capo della comunicazione istituzionale ha comunicato la propria irrevocabile decisione al presidente della Regione

Inserito da (Redazione Nazionale), martedì 29 agosto 2023 21:07:24

Le polemiche - prima quelle relative al 2 agosto e alla strage di Bologna - dove dichiarò con un post su Facebook che Mambro e Fioravanti erano innocenti e non c'entravano nulla con l'attentato alla stazione ferroviaria del 1980.

Poi, nonostante le pressioni, affinché rassegnasse le dimissioni, non si mosse foglia.

Oggi, invece, Marcello De Angelis le dimissioni, irrevocabili, le ha rassegnate sul serio.

Rocca, governatore del Lazio ha dichiarato:

"Prendo atto delle dimissioni di Marcello De Angelis dal ruolo di Capo della Comunicazione Istituzionale della Regione Lazio - dichiara Francesco Rocca - Lo ringrazio per il prezioso lavoro svolto finora e per il senso di responsabilità dimostrato. Così come ha la mia gratitudine per aver messo al riparo l'Istituzione che presiedo dalle inaccettabili strumentalizzazioni di queste settimane, pagando il prezzo per una canzone scritta 45 anni fa e rispetto alla quale ha manifestato pubblicamente tutto il suo imbarazzo e orrore. Testo, peraltro, già noto quando in passato aveva ricoperto ruoli come quello di parlamentare e direttore di testate".

La canzone si riferisce ad un vecchio video di De Angelis dove lo stesso canta una canzone antisemita.

Prosegue Rocca:

"Posso testimoniare in prima persona l'evoluzione della personalità di De Angelis. Un percorso di maturazione, di autoconsapevolezza e di trasformazione interiore. Sicuramente tutto questo non può cancellare il suo passato, ma ha forgiato e continuerà a formare il suo presente e il suo futuro", continua.

Questa invece la lettera scritta da De Angelis a Rocca:

''Egregio Presidente, dopo attenta riflessione, mi trovo nelle condizioni di dover fare una scelta di cui mi assumo tutta la responsabilità. Sono stato messo alla gogna per un post su Facebook in cui ho espresso perplessità su una vicenda giudiziaria sulla quale molti altri prima e meglio di me e in modo più autorevole, si erano pronunciati in maniera analoga. Rivendico il diritto al dubbio e al dissenso anche se non posso negare di essermi espresso in modo inappropriato e per questo ho chiesto scusa.

Ho scatenato dure pressioni politiche contro l'Istituzione che oggi rappresenti e, pur nella consapevolezza che i tuoi avversari non hanno argomenti o la forza per importi le decisioni che auspicherebbero, la mia stessa coscienza è più forte e più legittimata di loro a chiedermi di fare un passo indietro. La mostruosa macchina del fango può stritolare chiunque e mi ha preso di mira mettendomi alla gogna rovistando nella mia vita. Ho pagato tragicamente per metà della mia esistenza colpe che non avevo, ma non posso affrancarmi dall'unica cosa di cui mi sento vergognosamente responsabile: aver composto in passato un testo di una canzone che considero un messaggio di odio insensato nei confronti di esseri umani senza colpa, molti dei quali sono oggi miei amici e amiche, colleghi, vicini di casa, persone che apprezzo, ammiro, a cui voglio bene e persino miei familiari. Non so se potrò mai perdonarmi per questa cosa e non mi aspetto che lo facciano altri. Non posso consentire che le mie responsabilità passate possano macchiare o offuscare lo straordinario lavoro che tante persone migliori di me stanno compiendo per il bene comune''.

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