Tu sei qui: PoliticaSentenza quote rosa, “Su per Positano”: «Una vittoria per tutte le donne, considerate dal Sindaco incapaci di amministrare»
Inserito da (Maria Abate), venerdì 26 novembre 2021 12:22:08
«Noi donne di "Su per Positano" abbiamo avuto il coraggio di andare al TAR perché per noi la parità di genere è un valore irrinunciabile. Durante questo processo abbiamo letto cose ignobili sulle donne positanesi e queste cose ignobili, che sono agli atti, sono state scritte dal Comune di Positano, segnando così una pagina tristissima per la nostra storia democratica».
È così che la consigliera comunale di minoranza Elena Mascolo, che ha presentato i motivi aggiunti artefici della vittoria al TAR in merito al ricorso per il mancato rispetto delle quote rosa in giunta comunale, presenta alla cittadinanza la decisione del Collegio.
Ieri, 25 novembre, la sentenza ha dato ragione alle ricorrenti - Elena Mascolo, Gabriella Guida, Giorgia Cuccaro, Ines Contino, Lucia Ferrara, Mariavita Amendola, Margherita Mascolo, rappresentate e difese dall'avvocato Francesco Cinque - disponendo l'annullamento del decreto con il quale il sindaco di Positano Giuseppe Guida, poco più di un anno fa, aveva nominato la sua giunta.
La parità di genere, come imposta dalla Legge Delrio, per la quale nei comuni superiori a 3.000 abitanti la presenza femminile non può essere inferiore a due assessori donne, non è stata rispettata dal Sindaco.
«In un passaggio della difesa del Comune - spiega ancora la consigliera Mascolo - è stato detto che le donne positanesi non possono entrare in giunta nel numero di 2 imposto dalla legge in quanto il corpo elettorale è limitato e la carica di assessore è una carica che richiede un impegno che non è compatibile con quello delle donne e che soltanto gli uomini possono garantire. È un'enorme offesa per tutte le donne, compreso per l'unico rappresentante femminile messa in Giunta, che in quanto donna è associata a tutte le donne positanesi che per questa Amministrazione sono incapaci di amministrare».
La sentenza ha una rilevanza anche politica, perché con essa l'autorità giudiziaria conferma il principio per il quale tutte le delibere adottate in un anno di attività di questa giunta, sono ricollegate ad un organo composto illegittimamente.
«C'è voluta una lunga battaglia legale affinché le donne positanesi potessero ricevere degna tutela contro una visione maschilista della società civile, che non è compatibile con una realtà di rilievo internazionale come la nostra Positano. Le donne di Positano durante l'ultimo anno si sono viste negare dal sindaco Guida la possibilità di esprimere il ruolo che oggi la legge, con questa sentenza, finalmente riconosce. Dedichiamo questa vittoria a tutte le donne positanesi - chiosa Mascolo - che per intelligenza, onestà e capacità sono lontane anni luce dal duopolio De Lucia-Guida».
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