Tu sei qui: PoliticaUcraina, dalla Russia stop all'accordo sul grano. Lollobrigida: "Inaccettabile"
Inserito da (Redazione Nazionale), sabato 29 ottobre 2022 20:37:51
Se non si tratta di una vera e propria doccia fredda, poco ci manca: il Cremlino fa letteralmente marcia indietro rispetto all'accordo raggiunto sotto l'egida dell'Onu in Turchia lo scorso 22 luglio, sull'esportazione del grano dall'Ucraina. Il motivo?
Secondo fonti del ministero della Difesa russa tale mossa è una conseguenza dell' "attacco terroristico" da parte di Kiev alla baia di Sebastopoli.
Ma che cosa prevedeva l'accordo siglato qualche mese fa?
Il 22 luglio scorso il presidente turco Erdogan e il segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres avevano sancito l'intesa per il passaggio sicuro di decine di milioni di tonnellate di grano attraverso il mar Nero, bloccate da 5 mesi nei porti ucraini a causa della guerra. Per arrivare all'accordo era stato necessario un lavoro "intenso e arduo", come aveva ricordato lo stesso presidente turco.
L'accordo conteneva la garanzia reciproca da parte di Kiev e Mosca che non vi sarebbero stati attacchi alle navi né operazioni militari durante le operazioni di carico e trasporto. Un'altra garanzia richiesta e ottenuta questa volta dalla Russia era sulla sicurezza delle proprie navi che transitano attraverso il Mar Nero per motivi commerciali e trasportano frumento e fertilizzante. Condizione accettata da Kiev ma le navi russe non avrebbero dovuto passare attraverso le sue acque.
"Non ci sono ostacoli per estendere l'accordo sulle esportazioni", aveva detto Erdogan parlando con i giornalisti di ritorno da un viaggio in Azerbaigian. Il presidente turco aveva affermato di averne discusso con i presidenti di Ucraina e Russia, Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin, e che per la Turchia "non c'è nessun ostacolo da superare" per estendere l'accordo, in vigore fino alla fine di novembre
Da quando l'intesa e' entrata in vigore, il primo agosto, oltre 8 milioni di tonnellate di grano ucraino sono state esportate e sono partite in tutto 363 navi, aveva reso noto detto il presidente turco, aggiungendo che il 62% del grano esportato era andato in Europa, il 19,5% in 'Asia, il 13% in Africa e il 5,3% nei Paesi del Medio Oriente.
Intanto il presidente russo Vladimir Putin non ha ancora in programma di parlare con il suo omologo turco Erdogan in relazione alla decisione di Mosca di sospendere la partecipazione all'accordo sull'export di grano dai porti del Mar Nero. Lo ha riferito il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov.
Arriva subito anche la dichiarazione del neo ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida:
''La scelta della Russia di bloccare il corridoio del grano, se confermata, sarebbe inaccettabile perché aggraverebbe una situazione di crisi economico e sociale, affamando milioni di persone che già vivono in una condizione di povertà, oltre a un naturale aumento dei prezzi causato dalla speculazione''.
Fonte foto: Commons Wikimedia
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