Tu sei qui: PoliticaUsa, la classe operaia va in paradiso. Biden: "Meritate aumento"
Inserito da (Redazione Nazionale), martedì 26 settembre 2023 22:10:27
Sì, è un fatto storico.
Gli operai del comparto auto che protestano per i propri salari e un presidente che megafono alla mano arringa i lavoratori.
Ci sarebbe da strabuzzare gli occhi, eppure è successo negli Usa, dove, Joe Biden tra cori e applausi è stato il primo presidente della storia americana moderna ad andare in mezzo a un picchetto di operai:
"Le aziende automobilistiche hanno avuto un periodo di difficoltà ma poi si sono riprese e ora meritate un aumento significativo, devono ridarvi quello che avete perso in questi anni".
Negli Stati Uniti i workers del comparto automobilistico sono in sciopero da 12 giorni per il rinnovo del contratto contro Gm, Ford e Stellantis, in quella che la Casa Bianca ha definito una visita storica.
Forse solo Jimmy Carter, molto vicino ai sindacati, fece un passo del genere e l'ultimo presidente a mostrare sostegno ai lavoratori in sciopero fu Theodore Roosevelt nel 1902, quando invitò i minatori alla Casa Bianca nel timore che il Paese potesse trovarsi a corto di carbone.
Biden si è definito "il presidente più pro sindacati della storia Usa", ricevendo l'endorsement da quasi tutte le 'union', si è schierato pubblicamente con gli operai sin dal primo giorno di sciopero, denunciando che "i profitti record delle case automobilistiche non sono stati condivisi equamente e i lavoratori meritano la loro giusta parte".
E oggi, tra i picchetti a una casa automobilistica nella contea di Wayne, a 40 km da Detroit, è stato accolto a braccia aperte da Shawn Fain, il presidente della Uaw, il potente sindacato che lo aveva invitato dopo aver promosso questo sciopero altrettanto storico, il primo coordinato e simultaneo contro le Big Three, che rappresentano circa il 40% del mercato delle auto in Usa.
Fain ha dichiarato:
"Noi, la working class, siamo stati lasciati indietro ma siano noi che facciamo il prodotto e siamo noi oggi ad avere oggi il potere", ha messo in guardia, ricordando i recenti scioperi che hanno mobilitato con successo altre categorie, dagli sceneggiatori di Hollywood agli insegnanti e ai dipendenti di Starbucks.
Se sei arrivato fino a qui, significa che apprezzi il nostro impegno nel fornire notizie libere e accessibili a tutti.
Per garantire un ambiente sicuro per i nostri lettori, abbiamo rimosso tutta la pubblicità invasiva, i cookie e i tracciamenti di terze parti.
Tuttavia, per continuare a offrirti un'informazione di qualità, il tuo aiuto è fondamentale. Anche un piccolo contributo può fare la differenza.
Sostieni Positano Notizie!
Scegli il tuo contributo con
Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie di Positano Notizie, in tempo reale sul tuo smartphone, scarica la App!
Per dispositivi Apple |
Per dispositivi Android |
![]() |
![]() |
rank: 10306104
L'elezione di Papa Leone XIV, il cardinale statunitense Robert Francis Prevost, ha subito suscitato un'eco globale, con messaggi di congratulazioni e speranza da parte di leader politici di tutto il mondo. Donald Trump, presidente degli Stati Uniti, ha voluto esprimere il suo entusiasmo sui social network,...
"Da Totò che tenta di vendere le liste d'attesa in Campania per miracoli a ‘Peppiniello', celebre per la sua frase ‘Vincenzo m'è padre a me' nel film Miseria e Nobiltà, il passo è breve. E proprio i panni del giovane e inesperto Peppiniello sembra aver indossato ormai da tempo l'onorevole Piero De Luca,...
"Sul Pnrr i conti non tornano e siamo sull'orlo di un fallimento totale che sta facendo precipitare l'Italia nel vuoto. Per questo rivolgiamo al governo un invito costruttivo: fatevi aiutare e coinvolgete il Parlamento. Questo esecutivo sta dilapidando un patrimonio economico che rischia di non tornare...
"De Luca sembra Totòtruffa 2.0: invece di vendere la Fontana di Trevi, ti vende le liste d'attesa come miracoli e poi lascia gli sventurati cittadini in attesa 120 giorni anche per un semplice ecocardiogramma". Lo dichiara il Senatore di Fratelli d'Italia, Antonio Iannone, Commissario Regionale del Partito...
Una frase di Volodymyr Zelensky ha fatto esplodere il confronto verbale tra Kiev e Mosca in vista delle celebrazioni del 9 maggio, anniversario della vittoria sovietica sulla Germania nazista. Il presidente ucraino ha dichiarato: «Non possiamo garantire la sicurezza dei leader politici internazionali...