SportSapessi com'è strano essere interisti a Milano (nel 2023)

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Sapessi com'è strano essere interisti a Milano (nel 2023)

Nell’anno 2023, storia più unica che rara, si sono disputate 5 stracittadine tra Milan e Inter e, fortuna per i rossoneri, nel 2023 non se ne giocheranno più

Inserito da (Redazione Nazionale), domenica 17 settembre 2023 11:06:30

Nell'anno 2023, storia più unica che rara si sono disputate 5 stracittadine tra Milan e Inter e, fortuna per i rossoneri, nel 2023 non se ne giocheranno più.

Il bilancio infatti è di 5 vittorie su 5 per i nerazzurri, chiudendo il 2023 con la vittoria di ieri in campionato con un clamoroso 5-1 che mette davvero i cugini baüscia in una condizione di superiorità sancita dal campo e dai tabellini.

C'è da dire che i derby della Madonnina sono cambiati - e tanto - se eravamo abituati a quelli degli anni Settanta e Ottanta, quelli prima della Pay tv, dei diritti televisivi per intenderci: in città si viveva lo sfottò tra quelli che dovevano essere appunto i baüscia e quelli rossoneri che appartenevano alle classi popolari.

Oggi se assisti ad un evento come il derby di ieri - e ormai succede da anni - vedi volti provenienti da tutto il mondo arrivare da ogni angolo della terra per gustarsi la partita, dal vivo: arabi, asiatici, nord e sudamericani, non manca nessuno.

Colori che si mescolano allo stesso tempo: amici, fidanzati seduti accanto uno all'altro per gustarsi il derby indossando l'uno la maglietta dell'Inter e l'altra quella del Milan. Tranquillamente seduti accanto.

Bellissimo.

Questa è la vera bellezza del derby di Milano, aldilà degli sfottò che sembra che finiscano dentro allo stadio per poi proseguire sui social vero nuovo terreno di socialità di questa umanità odierna, dimenticandosi quasi del vecchio e caro bar, e venendo a mancare quella poesia di un tempo dove i milanesi si stuzzicavano per tutta la stagione, guardandosi negli occhi.

Oggi lo si fa controllando le notifiche dello smartphone.

 

Tempi che cambiano, volti che cambiano, sempre più giovani, giovanissimi, genitori con figli in una mescolanza fatta di un vero e proprio melting pot partendo dalle proprietà delle due squadre: da una parte una volta si sfidavano il Cavalier Silvio Berlusconi e il petroliere Massimo Moratti, ora per il Milan c'è un fondo americano capeggiato da Jerry Cardinale e dall'altra un'Inter che da indonesiana è passata al gruppo cinese Suning di Steven Zhang trentenne presidente.

Sono rimasti in pochi i presidenti italiani nel nostro campionato: nelle grandi squadre tiene ‘botta' la Juve con gli Agnelli ora Elkann anche se voglie di vendere e relativi rumors si sono affacciati in settimana, De Laurentiis campione d'Italia in carica che aveva preso la squadra dall'inferno così come Lotito con la Lazio.

Poi, scendendo resistono tra gli altri: Salerno con Iervolino, Lecce, Cagliari, Verona e altre qua e là.

Ma il resto è (rumore di) fondo: fondo arabo, americano, d'investimento.

Il calcio è sempre più fenomeno globale che abbraccia finanche il campionato arabo con Mancini allenatore della nazionale dimessosi dal guidare quella della sua nazione di appartenenza per andare - a stretto giro - a firmare nel deserto.

Tutto questo mentre il derby di Milano diventa sempre più internazionale, non solo perché lo ha vinto la squadra fondata con quel nome, ma perché il calcio è sempre più fenomeno globale e noi sembriamo sempre più piccini davanti a questo mondo allargato.

Così è se vi pare.

NdL

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