Tu sei qui: SportSerie A resta a Sky e Dazn per altri 5 anni. De Laurentiis: "Il calcio italiano morirà"
Inserito da (Redazione Nazionale), lunedì 23 ottobre 2023 20:13:55
La Serie A resta in mano, nel senso dei diritti tv, a Sky e Dazn anche per i prossimi 5 anni.
Mentre Luigi De Siervo prova a spiegare ai presidenti della serie A l'accordo siglato con i due brand televisivi, irrompe De Laurentiis che spiega che questo accordo, di 5 anni, sancisce l'ormai de profundis del calcio italiano.
Il presidente del Napoli dice che è anche sbagliato siglare un accordo per i prossimi 5 anni con tutti gli avvenimenti che accadono in un lasso di tempo brevissimo: dall'irrompere degli arabi sulla scena nel mercato acquisti dei calciatori, agli scenari di guerra che arrivano da Israele per nulla rassicuranti e che rendono l'attualità geo politica assai instabile per poter contare su un accordo così lungo.
E sottolinea, come lui sia sempre stato imprenditore, a differenza di qualcuno che è da definire più una sorta di prenditore: prende quel che viene senza alcuna valutazione strategica e senza apportare maggior valore al brand della serie A.
Parole che diversi presidenti di serie A non hanno per nulla condiviso.
I numeri dell'accordo: 900 milioni di euro annui di base, di cui 700 milioni da Dazn e 200 milioni da Sky, rispetto ai 927 milioni del triennio 2021/24.
"Un lieto fine", ha spiegato il presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini, in conferenza stampa.
La decisione è passata con 17 sì, contro un assente (il Napoli con De Laurentiis che è uscito al momento della votazione, con polemiche riservate al post assemblea), un voto contrario (la Salernitana che spingeva per il canale) e il Cagliari che non si è detto contrario ma che aveva chiesto di non assegnare oggi i diritti.
Dazn quindi trasmetterà tutte e 380 le partite del campionato, di cui 114 in co-esclusiva su Sky, che, raddoppiando l'offerta rispetto al triennio in corso, ha ottenuto più big match e diverse fasce di orario delle gare (non solo il sabato alle 20.45 come oggi ma anche la domenica alle 18 e il lunedì alle 20.45).
"Siamo entusiasti di questo risultato. Rimanere la piattaforma di riferimento della Serie A e partner principale della Lega Serie A dimostra la solidità della partnership sviluppata in questi anni, di cui siamo estremamente orgogliosi", ha affermato il ceo di Dazn Italia, Stefano Azzi.
Dal canto suo, l'executive vice president Sport di Sky Italia, Marzio Perrelli, dichiara:
"Abbiamo deciso di incrementare i nostri investimenti nella Serie A per offrire ai nostri abbonati un numero decisamente maggiore di partite di cartello.
Dalla prossima stagione avremo, infatti, molte più gare con i top team, trasmettendo almeno 30 delle migliori 76 partite del campionato".
Ma è stato - come detto - il presidente del Napoli a prendersi la scena.
Così, mentre l'ad della Lega Serie A, Luigi De Siervo, spiegava le cifre in conferenza stampa, De Laurentiis ha colto la palla al balzo per far partire il suo j'accuse:
"È una sconfitta del calcio italiano, con questa offerta il calcio morirà", grida dall'ingresso della Lega in via Rosellini, prima di strappare (metaforicamente) il microfono a De Siervo e continuare. "Sky e Dazn non sono competenti, non fanno bene al calcio italiano. I miei compagni di squadra in Lega amano essere passivamente operativi nel sistema. Io che non ho mai giocato in maniera passiva detesto operare in questo modo. Poi c'è la stupidaggine di fare un accordo da cinque anni", ha aggiunto.
Parole a cui ha replicato, anche con un pizzico di ironia, il patron del Torino Urbano Cairo, mettendo anche un riferimento all'attualità del tema Giambruno.
"De Laurentiis ha un pensiero sulle cose che nasconde un aspetto visionario ma stavolta gli ho detto che, anche se non se ne rende conto, ci dirà grazie, parafrasando quel che ha detto Antonio Ricci al premier Meloni", ha detto scherzando Cairo. "Sono contento dell'esito e della decisione presa dalla Lega, anche se i valori raggiunti non rispecchiano quel che ci aspettavamo è giusto dare continuità al rapporto con Sky e Dazn. E l'offerta potrebbe anche essere più alta per la quota di revenue sharing".
Sulla stessa linea di pensiero anche Claudio Lotito, patron della Lazio:
"Non è una vittoria mia, ma della Lega e del calcio italiano - le sue parole -. De Laurentiis? Oggi ha deciso di non partecipare al voto e abbiamo preso atto. Come è strutturata l'offerta credo che si possa avere un incremento dei ricavi e questa è una cosa importante. Si tratta di un'offerta dinamica e non statica che garantisce una base rassicurante per l'intero sistema, alla quale si potranno aggiungere ulteriori entrate", ha concluso.
Chissà se in questa partita tra chi si dichiara incredulo per la firma di questo accordo - De Laurentiis - e chi ne è sostenitore - Lotito e Cairo - in che posizione stanno i tifosi, sempre più 'schiacciati' dalle logiche di mercato dettate dagli stessi diritti televisivi.
Chissà, davvero, chi avrà ragione: se il pessimismo - chiamiamolo così del patron del Napoli; oppure l'ottimismo dell'asse Cairo-Lotito.
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