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Tu sei qui: Storia e StorieGli archeologi riportano alla luce la Positano antecedente all’eruzione di Pompei, 15 luglio restauro dei reperti “in diretta”
Scritto da (Maria Abate), mercoledì 14 luglio 2021 14:29:54
Ultimo aggiornamento mercoledì 14 luglio 2021 14:29:54
Giovedì 15 luglio, a Positano, ci sarà il restauro di reperti ceramici, musivi, lapidei, frammenti di pareti dipinte risalenti al I sec. d.C., elementi in bronzo, ferro e piombo che sono stati portati alla luce nelle campagne di scavo alla Villa Romana del 2019 e del 2020.
«Positano non si è mai fermata. Nel 2020 abbiamo effettuato la campagna di scavo. Giovedì il team di restauratori e restauratrici sarà all'opera proprio sui reperti portati alla luce nel 2020. Ma non ci fermiamo, siamo determinati e dunque gli scavi stanno continuando e le sorprese non mancheranno. Un grande ringraziamento va alla Soprintendenza di Salerno. Ai primi di Agosto faremo poi un briefing stampa con presentazione dei reperti restaurati e di quelli che stanno per venire alla luce», ha detto Giuseppe Guida, sindaco di Positano.
E la stampa, dalle ore 9 e 30, potrà filmare i restauri all'interno del Museo Archeologico di Positano.
«Lo scavo della nuova area ha svelato reperti ceramici, musivi, lapidei e frammenti di pareti dipinte. Questi ultimi rientrano nel IV stile, risalenti alla metà del I sec. d.C. con rappresentazione di complesse architetture - ha proseguito Guida - scene mitologiche, flora e fauna. I dipinti saranno ricomposti, spolverati dalla terra di scavo, puliti con soluzioni a base acquosa, poi consolidati con resine a base idroalcolica e sottoposti a stuccatura con calce idraulica e polvere di marmo. Inoltre è stato già eseguito il microscavo in laboratorio di rinvenimenti in bronzo, ferro e piombo sempre risalenti al I sec. d.C. e non è finita».
«L'idea - ha chiosato il Primo Cittadino - è ripartire dalla cultura ed in particolare dall'Archeologia. Anche durante il periodo di chiusura abbiamo continuato ad investire sviluppando nuove prospettive attraverso nuovi scavi e stanno venendo alla luce sorprese e reperti che porteremo all'attenzione della stampa internazionale. Siamo pronti anche a predisporre ulteriori progetti con i quali continuiamo di portare alla luce nuovi affreschi e non solo. C'è grande collaborazione e comunità d'intenti tra Enti, tra Comune e Soprintendenza!».
«La Costiera Amalfitana non è bella solo per le baie, le grotte, i sentieri naturalistici. La Costiera è patrimonio dell'Umanità proprio per l'aspetto antropologico legato al paesaggio naturalistico. Le scoperte che stanno venendo alla luce in Costiera Amalfitana non sono poche - ha dichiarato Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale di Archeoclub d'Italia - e sono la testimonianza del tempo. Riportare alla luce la Positano antecedente all'eruzione che coprì Pompei, Ercolano, Castellammare di Stabia è emozionante e fondamentale. Si stanno sviluppando nuove strategie in Costiera Amalfitana basate anche su itinerari culturali. Pensiamo ad esempio alla Villa Romana di Positano ma anche alla Villa Romana di Minori. Oramai ci siamo. Attendiamo i restauri, poi nei primi giorni di Agosto, nel corso di un briefing stampa Positano illustrerà le meraviglie del tempo che stanno emergendo dal suo ventre».
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