Tu sei qui: Territorio e AmbienteLa balena grigia "di Ponza" saluta Punta Campanella: migrazione incredibile dal Pacifico. Effetto dei cambiamenti climatici?
Inserito da (Maria Abate), lunedì 19 aprile 2021 14:55:34
Dopo la triste vicenda dell'enorme cetaceo (19,77 metri) che morì sulle coste di Sorrento e il cui scheletro sarà presto esposto in un museo, una balena è tornata a farsi vedere in penisola sorrentina.
Qualche giorno fa era stata avvistata a Ponza, ieri invece è stata avvistata prima nel porto di Baia (Bacoli), poi nell'Area Marina protetta di Punta Campanella.
«Per gli esperti ci sono pochi dubbi: l'avvistamento ha una rilevanza scientifica notevole», a dirlo è il presidente del Parco che comprende il tratto di costa e mare tra Massa Lubrense e Positano, Lucio Cacace.
Infatti, la balena grigia, Eschrichtius robustus - che si caratterizza per l'assenza della pinna dorsale, le dimensioni contenute e alcune macchie tipiche della specie - non è più presente nell'oceano Atlantico da almeno 300 anni, sterminata dalle baleniere. Non si è vista per secoli nel Mediterraneo. Vive nell'oceano pacifico orientale, tra la California e l'Alaska e in questi periodi effettua lunghissime migrazioni.
«Resta da capire come e per quali motivi si possa trovare nel Mediterraneo. La prima, dopo secoli, era stata avvistata nel 2010 al largo di Israele. Poi soltanto due altri sporadici avvistamenti, uno in Spagna e uno più recente, probabilmente dello stesso esemplare, in Marocco», ha conmentato Cacace, che ha aggiunto: «Potrebbero essere i cambiamenti climatici la causa che ha permesso questa incredibile migrazione».
Ieri sera, la balena grigia, che era apparsa denutrita e molto magra, ha preso il largo in direzione Procida e ha fatto perdere le tracce.
Gli uomini della Guardia Costiera, infatti, si sono adoperati per allontanare le unità in navigazione nell'area interessata evitando ostacoli all'esemplare che ha poi preso il largo immergendosi in località Punta Pennata in direzione Canale di Procida.
Un lavoro di squadra tra le Aree Marine Protette del Golfo, la Capitaneria di Porto, la Stazione zoologica A.Dohrn. Con il supporto del Cert dell'Università di Padova e di Oceano Mare delphis.
«Lo scioglimento dei ghiacciai artici avrebbe consentito il passaggio nell'Atlantico e di qui, attraverso lo Stretto di Gibilterra, l'arrivo nel Mediterraneo», ipotizzano i ricercatori del Tetyhs Research Institute. «Non si esclude neanche la possibilità che possa essersi formata una piccola colonia atlantica dopo secoli - sostiene Barbara Mussi di Oceano Mare Delphis - vista la giovane età dell'individuo».
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