Tu sei qui: AttualitàSud, Svimez: "Con caro energia rischio 500mila nuovi poveri"
Inserito da (Redazione Nazionale), lunedì 28 novembre 2022 21:08:00
A causa dei rincari dei beni energetici e alimentari l'incidenza delle famiglie in povertà assoluta potrebbe crescere di circa un punto percentuale salendo all'8,6%, con forti differenze territoriali: +2,8% nel Mezzogiorno, contro lo 0,3 del Nord e lo 0,4 del Centro.
Sono le stime del 49esimo Rapporto Svimez 2022, presentato oggi alla Camera dei deputati: Svimez è l'Associazione per lo sviluppo dell'industria nel Mezzogiorno.
In valori assoluti Svimez calcola in 760 mila i nuovi poveri causati dallo shock inflazionistico (287 mila nuclei familiari), di cui mezzo milione al Sud.
I numeri così alti sarebbero causati dall'aumento dei prezzi di energia elettrica e gas che si traduce -sostanzialmente - in un aumento in bolletta annuale di 42,9 miliardi di euro per le imprese industriali italiane; il 20% circa (8,2 miliardi) grava sull'industria del Mezzogiorno, il cui contributo al valore aggiunto industriale nazionale e' tuttavia inferiore al 10%.
Con riferimento alle famiglie, a subire maggiormente le conseguenze dei rincari della bolletta energetica e dei beni di prima necessità sono i nuclei a reddito più basso, per i quali l'incidenza dei costi "incomprimibili" arriva a coprire circa il 70% dei consumi totali. Queste famiglie sono maggiormente concentrate nel Sud Italia.
La maggiore esposizione delle regioni meridionali allo shock inflazionistico emerge anche da una stima del numero dei nuclei familiari a rischio povertà assoluta.
Il risultato stimato per il Sud viene spiegato essenzialmente dalla maggiore diffusione nelle regioni meridionali di famiglie più numerose (numero di componenti maggiore di 3) e con minori a carico per le quali il rischio povertà è segnatamente più elevato rispetto ai nuclei più ridimensionati.
Per la Svimez questo quadro pone una duplice sfida alle politiche nazionali.
Da un lato, va assicurata continuità alle misure contro il caro energia: per mitigare l'impatto sui bilanci di famiglie, soprattutto le più fragili per le quali i rischi di una nuova povertà energetica sono più concreti; a favore delle imprese, per salvaguardarne l'operatività, rinnovando lo sforzo profuso durante l'emergenza Covid.
Dall'altro, è essenziale accelerare sul fronte delle misure di rilancio degli investimenti pubblici e privati dando priorità alla politica industriale attiva per ampliare e ammodernare la base produttiva soprattutto meridionale, condizione imprescindibile per la creazione di buona occupazione.
Sempre sul rapporto Svimez presentato oggi alla Camera dei Deputati il direttore generale dell'associazione, Luca Bianchi ha affermato sul Reddito di cittadinanza:
"Il Reddito di cittadinanza ha avuto un ruolo fondamentale nel contenere la poverta': senza la misura le famiglie povere sarebbero state quasi 2,5 milioni, quasi 450 mila in piu' rispetto al 2020, cui corrispondono oltre 1 milione in meno di persone in condizione di poverta' assoluta, di cui 750 mila nel Sud".
Fonte foto: Foto diGerd AltmanndaPixabay e Foto di1820796daPixabay
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