CronacaNapoli, colpi di pistola e folla in fuga in piazza Trieste e Trento. Borelli: «C'erano anche bambini». Schiavo: «Più sicurezza o negozi chiuderanno»

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Napoli, colpi di pistola e folla in fuga in piazza Trieste e Trento. Borelli: «C'erano anche bambini». Schiavo: «Più sicurezza o negozi chiuderanno»

A denunciare l'episodio Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale di Europa Verde

Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), lunedì 5 settembre 2022 09:19:26

"A piazza Trieste e Trento, nella notte fra sabato e domenica, una persona in sella ad uno scooter, transitando, ha esploso diversi colpi di pistola. Attimi di terrore, all'esterno di un bar, con tutti i clienti, fra cui donne e bambini, a darsi alla fuga non appena uditi gli spari. Un fuggi fuggi generale, come dimostra un video choc che ci hanno inviato, dettato dal panico di essere colpiti e feriti, o peggio, uccisi". Così Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale di Europa Verde, che è intervenuto su quanto accaduto a Napoli in pieno centro.

"Una cosa inaudita, una stesa in pieno centro città, a due passi dal palazzo reale e da piazza Plebiscito, mentre tanti bambini erano lì presenti. Le immagini giunteci dell'esatto momento sono inquietanti: - prosegue Borrelli - ci sbattono in faccia la realtà, ci mostrano che viviamo ormai un clima da guerriglia urbana, con la criminalità che vive e opera a briglie sciolte. Niente li ferma, per questo l'escalation di criminalità non sembra avere freni. Erano state promesse telecamere di sorveglianza e presidi fissi delle forze dell'ordine, ma di queste cose non c'è nemmeno l'ombra oggi. Purtroppo si ripete sempre la solita storia, ma è arrivato il momento adesso, per lo istituzioni, di far sentire la propria presenza con forza, di intervenire concretamente, o resteremo in balia della delinquenza, e non saremo nemmeno più liberi di trascorrere qualche ora al bar".

Sulla vicenda è intervenuto anche il Presidente di Confesercenti Napoli e Campania, Vincenzo Schiavo: "Gli esercenti di piazza Trieste e Trento non ne possono più. La misura è colma. La pazienza è finita. Abbiamo associati in zona, imprenditori volenterosi e capaci, che stanno pensando di trasferire le loro attività. ‘Basta, non ce la facciamo più' è la frase che ci sentiamo dire più spesso in questo periodo. E' questo ciò che vogliono le istituzioni cittadine? Far chiudere i negozi, i bar, i ristoranti degli imprenditori perbene? Com'è possibile che non si riesce a garantire la sicurezza nemmeno in un'area centralissima, a due passi dall'ufficio del massimo rappresentante dello Stato sul territorio? E i turisti? Chi ritornerebbe in una città dopo aver vissuto scene da film western come quelle di ieri notte?".

Secondo il vicepresidente nazionale di Confesercenti, con delega al Mezzogiorno, è necessario agire in fretta per evitare che molti imprenditori decidano di gettare la spugna.

"L'allarme sicurezza - avverte Vincenzo Schiavo - deve diventare la prima voce dell'agenda di chi si occupa delle istituzioni cittadine. Bisogna studiare un modo per dare sostegno immediato agli imprenditori che subiscono le conseguenze dirette e indirette delle stese. Innanzitutto, la presenza dei militari in piazza Trieste e Trento andrebbe prolungata per tutta la notte, specialmente nei weekend. Prefetto, questore e sindaco trovino una strategia comune. Questo clima da guerriglia urbana non può più essere la normalità in una città come Napoli. La situazione è insostenibile per tutti i napoletani perbene, per i turisti e per i tantissimi esercenti che vivono con coraggio il territorio ogni giorno, impegnandosi a sviluppare economia".

Foto: Francesco Emilio Borrelli

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