CulturaMilano, Viviana e Alfonso Bottone presentano i loro romanzi

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Milano, Viviana e Alfonso Bottone presentano i loro romanzi

Ieri sera al garage Moulinski, padre e figlia hanno dialogato con il giornalista e scrittore Paolo Sciortino

Inserito da (Redazione Nazionale), venerdì 25 novembre 2022 19:17:57

di Norman di Lieto

E' stata una serata milanese dal sapore ‘costierano', ma anche un avamposto minorese nel cuore di Milano: questa ‘strana' atmosfera è quella che hanno vissuto i partecipanti alla presentazione meneghina dei libri di Viviana e Alfonso Bottone.

Chiamati sul palco, prima la figlia e poi il padre, da Paolo Sciortino scrittore e giornalista, egregio moderatore che ha dialogato con gli autori minoresi: Viviana con il suo "Storie dell'arcobaleno che vinse il mostro che non si vede" e Alfonso con "Maria, storie di ragionevole follia".

Due racconti per certi versi agli antipodi: Viviana con un libro di favole per bambini e Alfonso con un romanzo ricco di ardore amoroso e turbinii di passione sfrenata.

Ma torniamo ai ‘Bottoni' per dirla alla Sciortino: da una parte sul palco si è sprigionata tutta la freschezza di Viviana capace di raccontare con candore - che accarezza il cuore dei presenti - un periodo cupo e nero come quello rappresentato dal primo periodo pandemico.

Il suo guardare il mondo con gli occhi dei bambini per poi raccontar loro la realtà nella maniera più genuina possibile è un valore aggiunto che Viviana dona al pubblico in sala aprendo al lieto fine che non deve essere scontato, ma semplicemente non può far altro che manifestarsi.

Quando sul palco sale Alfonso, arriva non solo lo scrittore, ma soprattutto il divulgatore culturale: "la lettura dona e porta cultura a chi la diffonde" facendosi quindi ambasciatore di un nuovo messaggio che ha in dote un modello di società senz'altro migliore di quello attuale.

"C'è chi vive la vita per il lungo e chi la vita la vive per il largo" dice Alfonso Bottone sul palco: in troppi vivono aspettando il trascorrere della propria vita festeggiando, per esempio, solo i compleanni. Ma, come diceva De Crescenzo, vivendo la vita per il largo, l'età diventa un dettaglio".

Dalla platea c'è chi chiede come i meridionali vivano la vita, per il lungo o per il largo?

"Senz'altro per il largo" chiosa Alfonso.

Tra gli applausi del pubblico si chiude la serata letteraria e io mi fermo a chiacchierare con padre e figlia.

Parto con Viviana, a cui chiedo:
"Che effetto ti ha fatto raccontare a Milano, in una grande città, quello che hanno vissuto i bambini di un piccolo borgo della costiera amalfitana durante il primo lockdown?"

"Sono felice di essere tornata a Milano e poter contrapporre - proprio qui - due realtà differenti è stato molto bello: il libro che ho scritto porta con sé un messaggio universale in cui possono riconoscersi tutte le mamme".

Alfonso interviene per dire la sua sul messaggio universale che anche il suo libro contiene:

"I temi che ho trattato nel mio romanzo sono assolutamente universali: possono essere letti a Canicattì, a New York, a Minori. Ovunque".

E di questa tappa a Milano che mi dici?

"Milano per me ha tanti ricordi: a Milano sono legato per le situazioni affettive e anche dal punto di vista letterario.

Presentare il mio romanzo è anche un appiglio a cui mi aggrappo visto come mi diverto quando scrivo.

Essere stasera a Milano è inoltre un modo per far conoscere ancora di più quello che è il mio vero gioiello: incostieraamalfitana.it - festival del libro mediterraneo - ovvero il festival della letteratura più lungo d'Europa.

L'anno prossimo celebreremo la nostra XVII edizione che partirà il 19 maggio per chiudersi il 16 di luglio lungo tutta la Costa d'Amalfi.

Abbiamo bisogno di leggere e sono felice di aver ritrovato Paolo Sciortino e di aver conosciuto una bellissima realtà che mi ha permesso di riabbracciare questa bellissima città che è Milano".

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