CulturaSalman Rushdie: "Soffro di disturbo post traumatico, mi risulta difficile scrivere"

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Salman Rushdie: "Soffro di disturbo post traumatico, mi risulta difficile scrivere"

Lo ha detto lo scrittore indiano naturalizzato britannico in un'intervista - la prima dopo l'aggressione subita questa estate - concessa al: "New Yorker" alla vigilia dell'uscita in libreria del suo ultimo romanzo

Inserito da (Redazione Nazionale), lunedì 6 febbraio 2023 20:01:39

L'aggressione feroce subita la scorsa estate a New York non può essere dimenticata e ha lasciato profonde ferite sullo scrittore Salman Rushdie, nel corpo e nella mente.

Così, dopo essere stato il suo agente a dichiarare espressamente che lo scrittore anglo iraniano non avrebbe promosso il suo romanzo in uscita nelle librerie domani, edito da Mondadori e intitolato: "Victor City" l'autore ha confessato come gli risulti "molto difficile" scrivere dopo l'attacco che ha subito lo scorso anno negli Usa e nel quale ha perso l'uso di un occhio e di una mano, lasciandolo anche con profonde 'ferite' mentali.

"Esiste una cosa come il disturbo da stress post traumatico. Ho trovato molto, molto difficile scrivere. Mi siedo per scrivere e non succede nulla.
Scrivo, ma è una combinazione di vuoto e spazzatura, cose che scrivo e che cancello il giorno dopo. Non sono ancora fuori da quel bosco, davvero", ha affermato in un'intervista al New Yorker.

Senza togliere la difficoltà di Rushdie di poter digitare in maniera efficace a causa della mancanza di sensibilità in alcuni polpastrelli.

"Le ferite principali sono guarite, essenzialmente. Ho sensibilità nel pollice e nell'indice e nella metà inferiore del palmo. Sto facendo molta terapia della mano e mi è stato detto che sto andando molto bene", ha raccontato Rushdie. "Sono stato meglio. Ma, considerando quello che è successo, non sto poi così male".

 

Fonte foto: Commons Wikimedia

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