Tu sei qui: MondoMacron annuncia il riconoscimento della Palestina, condanne da Israele e dagli USA. Francesca Albanese: «Retorica coloniale»
Inserito da (Admin), venerdì 25 luglio 2025 08:42:44
Giovedì 24 luglio, con un post pubblicato sulla piattaforma X, il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato la sua decisione di riconoscere ufficialmente lo Stato di Palestina. La scelta, ha affermato Macron, sarà formalizzata in occasione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, in programma a settembre.
«Fedele al suo impegno storico per una pace giusta e duratura in Medio Oriente, ho deciso che la Francia riconoscerà lo Stato di Palestina.
Farò questo annuncio solenne all'Assemblea generale delle Nazioni Unite, nel prossimo mese di settembre».
Immediate le reazioni da parte della comunità internazionale. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha condannato duramente la decisione, definendola «una ricompensa al terrore» e avvertendo che «uno Stato palestinese, in queste condizioni, sarebbe una rampa di lancio per annientare Israele».
«Let's be clear», ha scritto Netanyahu nel suo post: «I palestinesi non cercano uno Stato accanto a Israele; ne vogliono uno al posto di Israele».
Sulla stessa linea anche Marco Rubio, segretario del Dipartimento di Stato USA, che ha definito la decisione francese «un atto sconsiderato che alimenta la propaganda di Hamas e rappresenta uno schiaffo alle vittime del 7 ottobre».
Più articolata la posizione della relatrice speciale ONU per i territori palestinesi, Francesca Albanese, che ha denunciato il contenuto del messaggio di Macron come una forma di retorica ipocrita e colonialista. «"Smilitarizzazione della Palestina"?», ha scritto Albanese su X. «Mentre Israele commette genocidio nelle sue forme più sadiche, nuove condizioni vengono silenziosamente introdotte nel defunto processo di pace? E ancora nessuna parola su giustizia, responsabilità o riparazioni, senza le quali la pace è inaccettabile (storia del dopoguerra docet). Come sempre, il diavolo si nasconde nei dettagli. Che stivali e cappelli coloniali siano lasciati sulla soglia di ogni futura discussione politica.»
Secondo Albanese, la retorica usata da Macron ricalca quella israeliana nella campagna a Gaza: «"Smilitarizzazione di Hamas" è la giustificazione con cui Israele sta compiendo un genocidio. L'unico reale modo per avanzare rispetto alla situazione attuale è non ripetere questa narrativa».
A suo avviso, ignorare oggi il ruolo di Hamas nella realtà politica di Gaza significa proporre soluzioni illusorie e inefficaci.
«Con questa dichiarazione», conclude Albanese, «Macron sembra voler tirare un colpo al cerchio - la Palestina - e uno alla botte - Israele - per, di fatto, non cambiare nulla».
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