Musica, Cinema e TeatroLavoratori dello spettacolo: "No a mance e ristori, vogliamo essere lavoratori come gli altri"

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Lavoratori dello spettacolo: "No a mance e ristori, vogliamo essere lavoratori come gli altri"

La richiesta da parte degli artisti al Governo per finanziare la legge delega che assicura l'indennità di discontinuità

Inserito da (Redazione Nazionale), lunedì 19 dicembre 2022 21:49:23

Sono stati i lavoratori tra i più 'sofferenti' durante il periodo Covid: con cinema e teatri chiusi, i lavoratori dello spettacolo hanno fatto sentire la propria voce per non essere dimenticati durante la pandemia anche a nome del numero di lavoratori 'invisibili' che lavorano dietro le quinte e che non hanno voce.

Così anche durante la serata della Prima della Scala il 7 dicembre scorso era stato l'attore Stefano Accorsi a parlare a nome degli artisti e dei lavoratori 'invisibili' dei backstage per chiedere al governo maggiore attenzione nei loro confronti.

Paolo Fresu, trombettista sardo di fama internazionale, non usa giri di parole per chiedere al governo di trovare i soldi per finanziare la legge delega che assicura ai lavoratori dello spettacolo la cosiddetta indennità di discontinuità.

E con lui si schierano in tanti, da Luca Zingaretti a Vittoria Puccini, da Beppe Fiorello al duo Colapesce e Dimartino, l'attrice Anna Foglietta, Diodato.

Mondo della musica, del cinema, del teatro e della tv, tutti concordi nel sottolineare la preoccupazione per quello che accadrà ancora una volta.

Scena Unita, Forum Arte e Spettacolo, La Musica Che Gira, Arci e Cgil, in una conferenza stampa in Senato, hanno chiesto al governo di "mantenere gli impegni presi da tutte le forze politiche nella passata legislatura e di far rientrare la discussione sul reddito di discontinuità tra le priorità della legge di bilancio". E all'appello si sono aggiunti il Pd e il M5s. Il governo "deve investire in maniera adeguata nella cultura, lo chiedo come attrice, ma anche da spettatrice e da cittadina", spiega Vittoria Puccini, parlando a nome di Unita.

Dalla maggioranza risponde il presidente della commissione Cultura della Camera Federico Mollicone, ribadendo le proposte di Fratelli d'Italia per la finanziaria:

"Il Fus sarà sostituito dal Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo, il Fns, incrementato nella propria dotazione, e stiamo già lavorando alla redazione delle norme attuative per il codice dello spettacolo per rientrare nei termini. Troveranno spazio incrementi per l'indennità di discontinuità per i lavoratori dello spettacolo".

 

Fonte foto: Foto diPexelsdaPixabay e Foto diTim PritcharddaPixabay

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