PoliticaLettera di Conte a Meloni, ok su ergastolo ostativo e rave party. Sul Covid: «No a decisioni sull’onda di pregiudizi demagogici»

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Lettera di Conte a Meloni, ok su ergastolo ostativo e rave party. Sul Covid: «No a decisioni sull’onda di pregiudizi demagogici»

Il leader del M5s lancia un appello alla presidente del Consiglio su alcune tematiche, come l'eliminazione delle misure anti Covid in vigore.

Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), lunedì 31 ottobre 2022 14:02:55

"Signora Presidente del Consiglio, oggi sarà il primo Consiglio dei Ministri realmente operativo e saranno pertanto importanti i segnali dati alla intera comunità nazionale su cosa intenda realmente fare il Governo. Ho chiarito che la nostra sarà un'opposizione dura e intransigente, precisando però che sarà sempre rivolta a perseguire il benessere dei cittadini e a garantire l'interesse del Paese. E in quest'ultima prospettiva riassumo alcune osservazioni che, sono certo, non La coglieranno impreparata".

Esordisce così Giuseppe Conte nel suo lunga lettera (pubblicata sui social) indirizzata alla premier Giorgia Meloni. Il leader del M5s lancia un appello alla presidente del Consiglio su alcune tematiche, come l'eliminazione delle misure anti Covid in vigore.

"La decisione di intervenire sull'ergastolo ostativo, vista l'imminente scadenza che la Corte Costituzionale ha fissato per l'8 novembre, è un ripensamento positivo maturato dal suo partito (che si astenne, sul punto, nella passata legislatura). Le segnaliamo però che per limitare al massimo il rischio che i mafiosi e i condannati per gravissimi reati possano uscire dal carcere bisognerà prevedere, come da proposta del M5S, che il detenuto spieghi le ragioni della mancata collaborazione in modo specifico e che non possano essere concessi benefici se le stesse motivazioni non siano ritenute oggettive o concretamente giustificative della mancata collaborazione.

Dopo la ribalta mediatica assunta dal rave party di Modena, leggiamo da indiscrezioni giornalistiche che il ministro Piantedosi dovrebbe presentare oggi in CdM un decreto per tracciare la nuova linea di "fermezza e rigore" in materia di sicurezza e ordine pubblico. Ben vengano azioni mirate a maggiore prevenzione e contrasto dell'illegalità, ma allo stesso modo ci aspettiamo dal titolare del Viminale e dal Governo una parola chiara sulla sfilata delle duemila camicie nere di Predappio, dove inni fascisti e braccia tese hanno evidenziato - qualora ve ne fosse bisogno - la labile linea di confine che divide la "nostalgia" dall'"apologia".

Sarebbe poi opportuna una posizione chiara sugli interventi delle forze dell'ordine nei confronti degli studenti malmenati all'Università La Sapienza, nonostante questi fossero indifesi e non avessero adottato comportamenti palesemente violenti. Consentire a tutti una piena libertà di espressione è il fondamento della democrazia, ne siamo convinti. I modi con cui garantire questa libertà non sono però indifferenti ma anzi qualificano la concreta cifra democratica di una società.

Sulla gestione Covid, Le chiedo di presentare al Paese un piano organico, sostenibile ed efficace per affrontare la probabile recrudescenza nei prossimi mesi. Sono il primo a dire che serve un aggiornamento delle misure e che l'attuale risposta non può ricalcare le misure restrittive adottate nel periodo più duro della pandemia. È però importante che le decisioni non siano assunte sull'onda di pregiudizi demagogici, ma continuino ad essere ancorate ad evidenze e criteri scientifici, secondo i principi di adeguatezza e proporzionalità, rendendo accessibili e trasparenti i dati affinché le decisioni siano sempre oggetto di verifica e confronto da parte di esperti e dell'opinione pubblica.

La nostra, come vede, è una proposta di lavoro costruttiva. Nell'esclusivo interesse del Paese. Anche per questo, alla vigilia del suo primo, vero Consiglio dei Ministri, Le auguriamo buon lavoro", chiosa Conte.

Foto: Giuseppe Conte

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