Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.
Tu sei qui: Territorio e AmbienteDa Furore a San Lazzaro c'è il sentiero di Abu Tabela: uno spettacolo oltre il sussurro del tempo
Scritto da (Maria Abate), domenica 28 febbraio 2021 14:41:48
Ultimo aggiornamento domenica 28 febbraio 2021 14:41:48
Di Saveria Fiore
A Furore, la popolare "città dipinta" della Costiera Amalfitana, in una zona chiamata Pino, al di sopra della Chiesa di San Michele, si inalbera il sentiero di Abu Tabela. Il nome, nella sua peculiarità, sviscera storie di guerra, di temerarietà e di conquista. Abu Tabela era infatti l'appellativo di Paolo Avitabile, un agerolese compianto per la sua illustre carriera nell'esercito. Combatté dapprima al fianco di Gioacchino Murat, poi in Oriente, usando il pugno di ferro. E fu così che la fama di Abu Tabela, nome che gli venne dato durante la sua permanenza a Peshawar, divenne l'Uomo nero dei bambini disubbidienti.
Sopra la Chiesa di San Michele, dai locali meglio conosciuto come "Sant' Agnelo", si apre il sentiero, vegliando sulle brulicanti distese di vigneti arrampicate alla roccia. Tali coltivazioni predominanti ci rimandano subito a Furore città del vino, e alla celebre cantina di Marisa Cuomo, nome conosciuto nel settore vitivinicolo. Un trionfo di profumi accompagna il proliferare dell'ailanto, chiamata pianta "fetente" per il suo forte odore, che prende spazio tra la vegetazione inebriandola. In passato alcuni residenti la utilizzavano come arma: ne svuotavano la parte molle interna del ramo per poi usarla come cerbottana.
Noccioli, Castagni, e cotonosi alberi di Vitalba carezzano i bordi della viuzza sterrata, e stridenti canti di corvi sfumano nella latente umidità della penombra. A confine con la vicina Agerola, un guado del fiume Schiato crea una piccola oasi abbracciata dal verde. Qui, la gola fluviale a picco sulla costa suscita una sensazione spiacevole, quasi di orrido (da qui il nome la falesia Orrido di Pino) che rende giusta ragione la denominazione del sito. Molti la chiamano "la vottara", dal termine dialettico di "vottare": gettare, buttare giù. Pare infatti che, secondo una leggenda popolare, qui fosse stato spinto giù Sant'Agnelo. La falesia Orrido di Pino domina tutta la valle nella sua dignitosa elevazione al cielo. Incastonata come un diamante tra le grinfie della falesia, si materializza una vecchia polveriera, in mimesi con la roccia cinerea. La ruvida parete della falesia segue il passo per un po', poi la strada sterrata lascia spazio a quella asfaltata fino a raggiungere la piazzetta di San Lazzaro, frazione di Agerola.
La storia di Paolo Avitabile sembra una come le altre, eppure ha dato il via ad alcune importanti rivoluzioni. Agerola faceva parte della provincia di Salerno (principato di Citra all'epoca), ma quando Abu Tabela tornò in patria nel 1844 la separò da tale principato per annetterla alla provincia di Napoli, rendendola cittadina montana, un comune autonomo dal territorio di Amalfi. In più, è proprio grazie a Tabela che oggi ad Agerola possiamo assaporare, una tra le più buone mozzarelle della zona. Molto amato dagli inglesi, specie dopo aver fatto fortuna presso la Banca d'Inghilterra, gli diedero in dono la vacca di razza Jersey che egli stesso portò in patria, anche quando non era possibile esportare. Sapientemente Avitabile la fece accoppiare con una di razza bruna alpina, dando vita alla famosa mucca agerolese, benefattrice dei più saporiti latticini dell'area: questa razza di bovino produce poco latte ma qualitativamente più grasso e dunque più affine alla produzione di latticini di un certo tipo. Nel silenzio della zona di Pino ogni angolo di sentiero vocifera una storia, e quella di Abu Tabela è ricca: è un vivere di guerra, di tradizioni annunciate e sogni realizzati.
(Progetto di Authentic Amalfi Coast)
Se sei arrivato fino a qui sei una delle tante persone che ogni giorno leggono senza limitazioni le nostre notizie perché offriamo a tutti la possibilità di accesso gratuito.
Questo è possibile anche grazie alle donazioni dei lettori. Sostieni l'informazione di qualità, sostieni Positano Notizie!
Scegli il tuo contributo con
Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie di Positano Notizie, in tempo reale sul tuo smartphone, scarica la App!
Per dispositivi Apple |
Per dispositivi Android |
![]() |
![]() |
rank: 105012107
L'isola di Stromboli è stata devastata nella notte da fango e detriti a causa di temporali e bombe d'acqua con 52 mm di pioggia in pochi minuti. "Avevamo allertato a maggio scorso la Regione a seguito dell'incendio scoppiato durante le riprese della fiction Rai. C'era tutto il tempo per mettere in sicurezza...
Divieto temporaneo di balneazione lungo l'intero specchio d'acqua antistante Marina Grande, a Sorrento. E' quanto prevede l'ordinanza sindacale firmata oggi, resa necessaria a seguito dei rilievi effettuati dall'Arpac il 10 agosto scorso, che hanno rilevato percentuali di inquinamento oltre la norma....
A seguito dei risultati dei controlli dello scorso 9 agosto, l'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania (ARPAC) ha comunicato al Comune di Minori il divieto di balneazione. I parametri microbiologici, infatti sono risultati «sfavorevoli» e «pertanto la balneazione è vietata fino...
Il Comune di Sorrento ha attivato un servizio di vigilanza per la prevenzione di incendi boschivi presso la pineta "Le Tore". Ad occuparsene saranno i volontari dell'associazione Radioemergency Terra delle Sirene, sulla base di una convenzione sottoscritta questa mattina al Palazzo Comunale, alla presenza...
Abbiamo notato che stai usando uno strumento che blocca gli annunci pubblicitari.
La pubblicità ci permette di offrirti ogni giorno un servizio di qualità.
Per supportarci disattiva l'AdBlock che stai utilizzando.