AttualitàBce: "I tassi sui prestiti nel mese di aprile al massimo da oltre 10 anni"

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Bce: "I tassi sui prestiti nel mese di aprile al massimo da oltre 10 anni"

Mentre sia la premier Meloni che la Lega all'interno della maggioranza cercano di arginare l'aumento continuo dei tassi voluti da Lagarde il Bollettino economico della Bce snocciola i dati che non lasciano spazi a dubbi

Inserito da (Redazione Nazionale), giovedì 29 giugno 2023 21:29:27

di Norman di Lieto

Il tema dei mutui - soprattutto quelli variabili -che hanno subito un'impennata dall'inizio del 2023 continua ad animare l'agenda politica italiana.

Se da una parte la stessa premier Giorgia Meloni ha voluto sottolineare come:

"Sulla strategia della Bce ho già detto cosa penso. Sui mutui il governo era già intervenuto: è un grande tema, al quale siamo stati sensibili sin dall'inizio. Nella nostra legge finanziaria abbiamo immaginato una norma per consentire a tutti di poter convertire il loro mutuo a tasso variabile in mutuo a tasso fisso. Bisogna fare di più, ne sto discutendo col ministro dell'Economia. E' una di quelle materie su cui l'impegno del governo deve essere quotidiano".

Ma è all'interno della stessa maggioranza di governo che si prova a 'mettere un argine' all'aumento continuo voluto da Bce ed è Massimiliano Romeo, presidente dei senatori della Lega che in una nota presenta la mozione:

"La Lega ha presentato in Senato una mozione per contrastare il caro mutui. Per rispondere all'inflazione, causata in Europa dall'incremento dei prezzi dell'energia e delle materie prime, abbiamo visto da parte della Banca Centrale Europea una politica monetaria che, con il rialzo dei tassi di interesse, rischia di mettere in difficoltà le famiglie e le imprese italiane. I mutui a tasso variabile - prosegue - sono aumentati nel nostro Paese fino al 75% e metà dei nuclei familiari rischiano di non riuscire a pagare le rate dovute alle banche. Assistiamo anche ad un importante innalzamento dei tassi di interesse per i mutui di nuova emissione, che si attestano già su una media del 5% per quelli a tasso fisso e del 6% per quelli a tasso variabile, raddoppiando di fatto il costo per contrarre un mutuo rispetto allo scorso anno. Diverse sono già le misure attuate dal governo per aiutare le famiglie, come la rimodulazione dei contratti a tasso variabile, trasformandoli a tasso fisso: con il nostro intervento intendiamo rafforzarle, proponendo di sospendere il pagamento delle rate o del differenziale determinato dal rialzo dei tassi. Le scelte dell'Ue stanno mettendo a rischio la casa degli italiani e a pagarne il prezzo saranno soprattutto i più giovani, dunque auspichiamo il massimo sostegno in Parlamento su questo tema".

Sul tema la FABI, la Federazione autonoma bancari, il sindacato più rappresentativo tra i bancari stima gli effetti sui mutui e prestiti con il rialzo dei tassi in vista della riunione di luglio della Bce che, come annunciato ieri dalla presidente della Bce, Christine Lagarde, dovrebbe deliberare un nuovo aumento di un quarto di punto percentuale, portando il tasso base dal 4% al 4,25%:

"Le famiglie indebitate, in Italia, sono 6,8 milioni, pari a circa il 25% del totale: di queste, 3 milioni e mezzo hanno un mutuo per l'acquisto di una casa. Nel corso del 2022, i tassi di interesse sui prestiti sono notevolmente aumentati e nuovi incrementi sono scontati con il costo del denaro ulteriormente aumentato al 4,25 per cento. Per i vecchi mutui, invece, nessuna differenza per quelli a tasso fisso, mentre le rate di quelli a tasso variabile hanno subito aumenti fino al 75%".

Così il costo del credito aumenta per le imprese e le famiglie: ad aprile i tassi sui prestiti hanno raggiunto il livello più elevato da oltre dieci anni, toccando il 4,4 per cento per i prestiti alle imprese e il 3,4 per cento per i mutui ipotecari ad indicarlo è proprio il Bollettino economico della Bce.

 

Fonte foto: Commons Wikimedia e Foto diangelo luca iannacconedaPixabay

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