AttualitàItalia, cocaina da record: nel 2022 sequestrate 26 tonnellate

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Italia, cocaina da record: nel 2022 sequestrate 26 tonnellate

È quanto emerge dai dati dei sequestri, illustrati nella relazione annuale della Direzione centrale per i servizi antidroga del Dipartimento della Pubblica sicurezza

Inserito da (Redazione Nazionale), giovedì 15 giugno 2023 18:22:10

Sono dati preoccupanti quelli che oggi hanno illustrato - nella loro relazione annuale - dalla Direzione centrale per i servizi antidroga del Dipartimento della Pubblica sicurezza: gli stupefacenti continuano la loro 'crescita' con la cocaina che ha avuto senza dubbio l'escalation più significativa.

Nel nostro Paese però crescono anche i consumi di altre sostanze "eccitanti" - definite in questo modo da Vittorio Rizzi, vicedirettore della Polizia e Direttore centrale della polizia criminale - quali la metanfetamina e le cosiddette droghe dello stupro (Gbl e Ghb).

Si evidenzia altresì anche un preoccupante aumento dei minorenni incriminati per droga: sono stati 1.126 nel 2022, il 14,8% in più rispetto all'anno precedente.

Di questi, 376 sono stati arrestati.

Nel 2022 le forze di polizia hanno intercettate ben 26,1 tonnellate di cocaina: il 22% in più rispetto all'anno precedente.

Si tratta del record assoluto che conferma la tendenza al continuo aumento negli ultimi dieci anni, a partire dalle 4,9 tonnellate del 2013.

Per avere un'idea del volume di affari dei trafficanti, le 26 tonnellate bloccate, se fossero state vendute al dettaglio ad un prezzo medio di 80 euro al grammo, avrebbero generato introiti per circa 2 miliardi di euro.

I principali Paesi di provenienza di questa droga sono l'Ecuador (61,74%), il Brasile (10,85%) ed il Guatemala (8,21%).

I sequestri frontalieri rappresentano il 78,28% del totale intercettato in Italia.

A fare la 'parte del leone' è il porto di Gioia Tauro: qui viene concentra l'80,35% dei sequestri di cocaina effettuati alla frontiera marittima, con un'incidenza del 61,73% sul totale nazionale.

Il Direttore centrale per i servizi antidroga, generale Antonino Maggiore, dichiara esplicitamente come ci siano:

"Connivenze interne di operatori interno allo scalo calabrese".

Su questi dati forniti dalla Direzione centrale per i servizi antidroga del Dipartimento della Pubblica sicurezza, interviene il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini:

"È anche una questione culturale perché c'è qualche persona importante, qualche influencer, che ti racconta sul web che qualche droga non faccia poi così male. Io penso - aggiunge - che la gente si possa divertire in tante maniere, senza di quello".

 

Fonte foto: Foto diЛечение НаркоманииdaPixabay e Foto diДеница КиреваdaPixabay

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