AttualitàProf colpita con pistola a pallini, polemica per le parole della Littizzetto: «Se un docente è empatico non gli sparano»

Luciana Littizzetto, insegnante, comica, denuncia, pistola a pallini

Prof colpita con pistola a pallini, polemica per le parole della Littizzetto: «Se un docente è empatico non gli sparano»

La comica, attrice e conduttrice televisiva, è intervenuta in merito alla prof ferita qualche settimana fa da un quattordicenne con una pistola a pallini in una scuola superiore di Rovigo

Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), lunedì 23 gennaio 2023 10:03:18

Luciana Littizzetto ha destato non poche polemiche dopo il suo intervento ai microfoni di Radio Deejay. La comica, attrice e conduttrice televisiva, è intervenuta in merito alla prof ferita qualche settimana fa da un quattordicenne con una pistola a pallini in una scuola superiore di Rovigo.

Come riporta anche Repubblica, la Littizzetto, ex insegnante di musica e di lettere, ha condannato il gesto, ma non discolpa totalmente la docente: "Bisogna imparare ad avere a che fare con questi energumeni. Se sei debole, loro ci marciano tantissimo. I ragazzi fiutano la debolezza. Non esiste una classe ingovernabile, esistono professori molto bravi con i quali i ragazzi stabiliscono una relazione e altri con cui non ci riescono. E' anche colpa del professore, è l'empatia, è quel qualcosa che fa intuire ai ragazzi che li ami, che sei lì perché ti piace, ti interessa veramente quello che pensano. Se riesci a creare questa sensazione non ti sparano con la pistola ad aria compressa".

In tanti hanno criticato le parole della comica, come Matteo Salvini. Il vicepremier, attraverso i social, ha commentato: "Come si può solo pensare di dire una cosa del genere? A volte il silenzio è d'oro".

"Quando uno studente spara ad un insegnante non ci sono se e non ci sono ma. Educhiamo al rispetto sempre e comunque", queste invece le parole del ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, in un post su Twitter.

Nel frattempo, l'insegnate di Rovigo, che insegna scienze e biologia, ha deciso che non saranno solo i provvedimenti disciplinari scolastici a definire il profilo di gravità dell'accaduto e ha denunciato tutti i 24 studenti di quella classe prima per i reati di lesioni personali, oltraggio e pubblico ufficiale, diffamazione a mezzo social e atti persecutori.

Foto: Luciana Littizzetto

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