CronacaLe app per il fitness e il wellness: quanto sono sicure?

Le app per il fitness e il wellness: quanto sono sicure?

Inserito da (Admin), mercoledì 13 aprile 2022 15:15:41

Se c'è una cosa che abbiamo imparato negli ultimi tempi è come tenersi in forma e monitorare lo status della nostra salute grazie alle app. Mentre prima della pandemia ci sembrava praticamente impossibile, senza palestre e personal trainer, mantenere un ritmo e una traccia costanti del tempo e dei risultati ottenuti allenandoci, adesso siamo tutti un po' più autonomi. Come si dice spesso, "di necessità virtù": quel 70% di persone che durante i vari lockdown si era convertito al fitness digitale non si è azzerato quando siamo tornati alla normalità.

Lo stesso vale per tutte quelle applicazioni che sono state "scoperte" per caso (magari perché la pandemia ci ha resi più disponibili alla conoscenza di quello che la rete offre) e che riguardano altri aspetti del wellness, come l'alimentazione, la fertilità o la serenità mentale.

Gli effetti benefici di avere la salute del proprio corpo e della propria mente sotto controllo sono incontestabili; cosa dire però dei rischi connessi all'utilizzo di applicazioni così aggiornate sulla nostra persona e sui nostri dati? Diamo un'occhiata più nel dettaglio.

H2: Quanto sono salutari le app di fitness per la nostra sicurezza in rete?

Visto il notevole aiuto che le app create per il nostro benessere sono in grado di offrire, raramente ci si sofferma su quali possano essere i rischi collegati al loro utilizzo. Eppure, in un'epoca in cui si parla costantemente di privacy, ci apriamo completamente a dei software che ottengono le nostre informazioni attraverso la rete, le rielaborano e le salvano nella loro memoria, rigorosamente in cloud (quindi sempre sul web). Basti pensare alle app che monitorano il sonno o i programmi che funzionano da contapassi: una sorta di Grande Fratello delle nostre attività di base.

Questo però non vuol dire che dobbiamo rinunciare ai nostri fedeli alleati della salute e della forma fisica: sì, lo sappiamo che annotare sull'app il piccolo sgarro alimentare fatto con un dolcetto ci fa sentire più in colpa e ci aiuta a evitare la tentazione di fare il bis. Possiamo quindi pensare a come arginare il problema della sicurezza grazie all'utilizzo di una VPN, ovvero una Virtual Private Network (o rete privata virtuale).

Come una VPN può rendere più sicure le tue app

A volte le soluzioni più semplici sono anche le migliori. Le VPN sono delle reti private che riescono a stabilire una connessione privata per l'utente, ovvero praticamente invisibile all'esterno. In che modo, quindi, riesci a essere più protetto durante l'utilizzo delle tue app?

  1. In primis, riesci a proteggere i tuoi dati personali. Tra questi sono inclusi non solo i tuoi dati di base, come nome, cognome, luogo e data di nascita, ma anche la tua residenza. Addirittura la tua geolocalizzazione, ovvero quel meccanismo che consente a terzi di poter sapere dove ti trovi in qualunque momento. Per darti un'idea più precisa di quanto questo possa incidere sulla tua privacy, considera che secondo una ricerca effettuata lo scorso anno, l'88% dei dati raccolti sulle operazioni e il 56% dei dati sugli utenti sono stati trasferiti a servizi di terze parti.
  2. Viene rafforzato il sistema di sicurezza sul tuo dispositivo. Quando accedi a un'app da PC o da smartphone potresti contemporaneamente consentire il download di altre applicazioni (più spesso veri e propri virus) che sono in grado di "spiare" il tuo dispositivo e le tue attività. Nei casi più fortunati, la conseguenza sarà quella di ricevere una vera e propria valanga di annunci pubblicitari; nei casi più seri, invece, saranno le tue password e le credenziali (anche quelle dei tuoi account bancari) a essere messe a rischio;

L'esperienza ci ha già insegnato quanto le app per fitness, dieta e benessere possano essere "appetitose" per gli hacker. Under Armour, il famoso brand americano di abbigliamento sportivo, ha subito quattro anni fa uno degli attacchi hacker più clamorosi della storia attraverso la sua app collegata, MyFitnessPal, creata per calcolare il rapporto tra le calorie assunte dagli utenti e il consumo energetico durante l'attività fisica svolta. In base a quanto riportato, sono stati oltre 150 milioni gli utenti che hanno visto letteralmente sottratti e-mail, password e altri dati personali. E questo già prima dell'utilizzo massiccio del digitale, sopraggiunto a seguito della pandemia.

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