Tu sei qui: CulturaLa Luminaria di San Domenico di Praiano e il canto dei Battenti di Minori protagonisti a Capaccio Paestum
Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), lunedì 4 dicembre 2023 11:09:11
Le pratiche tradizionali connesse a saperi, celebrazioni, espressioni e cultura agro-alimentare sono state protagoniste della Prima Rassegna del Patrimonio Immateriale della Campania, in programma al NEXT di Capaccio Paestum dall'1 al 3 dicembre. Un evento unico nel suo genere, con oltre 70 stand espositivi, dibattiti, incontri, laboratori, dimostrazioni, degustazioni e concerti per conoscere il patrimonio culturale immateriale campano iscritto all'IPIC (Inventario del Patrimonio Culturale Immateriale Campano), con le sue produzioni artistiche e artigianali, riti e feste, musiche e performance artistiche, pratiche rurali, gastronomiche ed enologiche che rendono straordinaria la Campania.
Anche la Costiera Amalfitana è stata tra i protagonisti dell'evento, con il canto secolare dei Battenti di Minori e la Luminaria di San Domenico di Praiano.
Due tonalità e una flebilità di canto che parla al mondo dell'immortalità dell'anima. Con orgoglio e partecipazione- dichiara il vice sindaco di Minori Sergio Bonito -,siamo vicini alle manifestazioni culturali tradizionali, promuovendo la conservazione delle nostre tradizioni che arricchiscono il tessuto sociale locale. La diversità culturale è la linfa vitale della nostra identità, e ci impegniamo a preservarla attraverso il sostegno attivo a eventi che celebrano la ricchezza della nostra eredità".
"Grazie a Rosalba, Francesca, Ilaria e a tutte le altre collaboratrici del preziosissimo Staff della Luminaria! - dichiara la sindaca di Praiano, Anna Maria Caso - La Luminaria di San Domenico fa parte dal 2018 dell'inventario del Patrimonio Immateriale della Campania, che va dai saperi alle pratiche artigianali, dalle celebrazioni alle feste popolari, dalle tradizioni orali alle manifestazioni artistiche, fino ad arrivare alle tipicità legate alla tradizione rurale ed enogastronomica".
L'evento si è concluso questa mattina con un incontro dedicato al "Patrimonio Culturale Immateriale a vent'anni dalla Convenzione UNESCO: Scenari internazionali e nazionali", con la partecipazione - tra gli altri - di Elisabetta Moro, professore di Antropologia culturale all'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli, Pier Luigi Petrillo, Cattedra UNESCO Unitelma Sapienza, Alfonso Pecoraro Scanio, Fondazione UniVerde, Maurizio Di Stefano, Icomos Italia, Stefano Pisani, sindaco di Pollica, Patrizia Nardi, Referente dell'elemento Rete delle Feste delle Grandi Macchine a spalla Italiane, Marina Fumo (L'arte dei Muretti a secco), e i rappresentanti di altre comunità emblematiche di beni UNESCO come L'Arte del pizzaiuolo napoletano, che ha celebrato6° anniversario del prestigioso riconoscimento. Ha moderato l'incontro la giornalista Marianna Ferri.
"Con la Convenzione sul patrimonio culturale immateriale del 2003- ha dichiarato il professore Pier Luigi Petrillo-l'UNESCO ha chiesto a tutti gli Stati di documentare il patrimonio vivente. L'iniziativa della Regione Campania, avviata nel 2018, di costituire un inventario sul patrimonio culturale immateriale rappresenta una best practice, un esempio oggi per molte altre Regioni. Se si vuole salvaguardare e preservare per le future generazioni il patrimonio vivente, la prima cosa da fare è documentarlo, studiarlo e conoscerlo: l'IPIC, lo strumento dell'Inventario regionale, fa proprio questo. E grazie ad esso la Regione Campania rappresenta un punto di riferimento per tante Regioni italiane, che uno strumento simile non l'hanno adottato: la Regione Veneto e la Regione Marche, ad esempio, hanno preso spunto proprio dall'IPIC per introdurre qualcosa di simile."
A vent'anni dalla Convenzione UNESCO per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale (Parigi, 17 ottobre 2003), la Regione Campania lancia la candidatura di nuovi beni legati ad antiche tradizioni, come il Caffè espresso italiano, l'Arte dell'incisione a cammeo di Torre del Greco e - in fase di organizzazione per una proposta unitaria - l'Arte presepiale.
Attraverso l'Inventario IPIC e la Rassegna, i beni materiali e immateriali campani dialogano tra loro, si raccontano e soprattutto raccontano l'anima dei territori, per un'iniziativa che ha dato visibilità alle comunità rappresentative delle loro tradizioni, storie e valori. Inoltre, è stato presentato il Catalogo del Patrimonio Immateriale della Campania(272 pagine, in lingua italiana e inglese), un volume indispensabile per conoscere le circa 100 pratiche tradizionali iscritte all'IPIC, uno strumento necessario non solo ai fini del riconoscimento UNESCO ma anche per il cosiddetto "turismo delle radici": ci sono 80 milioni di italiani all'estero che rappresentano un potenziale enorme per riallacciare storie, legami e conoscenza.
"Questi beni hanno un valore a prescindere dal riconoscimento UNESCO- ha dichiarato Alfonso Pecoraro Scanio-.Dobbiamo stare attenti affinché queste tradizioni siano valorizzate nel rispetto della natura e dell'ambiente, e supportarle con l'utilizzo della digitalizzazione per il monitoraggio e la diffusione della conoscenza, anche semplicemente per la realizzazione di un sistema efficace di prenotazione, al fine di agevolare i flussi turistici."
Protagoniste della giornata di chiusura della Rassegna anche le bande musicali di Canta, suona e cammina, progetto che attraverso le parrocchie coinvolge i giovani provenienti dai quartieri con criticità sociali o a rischio di evasione scolastica: i ragazzi si sono esibiti con brani della tradizione musicale della Canzone napoletana e del Natale. A seguire, sono andate in scena le performance artistiche afferenti alle varie pratiche tradizionali.
La Prima Rassegna del Patrimonio Immateriale della Campania è stata promossa dalla Regione Campania in applicazione dell'articolo 28 della legge regionale 29 dicembre 2022, n°18 ("Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione finanziario per il triennio 2023-2025 della Regione Campania - Legge di stabilità regionale 2023") e con un cofinanziamento sui Fondi POC 2014-2020, organizzata in collaborazione con la Scabec- Società Campana Beni Culturali in partnership con il Comune di Capaccio Paestum, il progetto Canta, suona e cammina e campania>artecard.
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