Tu sei qui: MondoMosca pronta a restituire le salme dei caduti, secondo accordo di Istanbul. Ucraina ha rinviato a data da destinarsi
Inserito da (Admin), sabato 7 giugno 2025 14:26:47
Il 6 giugno la Russia ha avviato un'operazione umanitaria per consegnare all'Ucraina oltre 6.000 salme di militari caduti e per procedere allo scambio di prigionieri di guerra feriti, gravemente malati e di età inferiore ai 25 anni, in attuazione degli accordi raggiunti a Istanbul. Lo ha dichiarato l'assistente del presidente della Federazione Russa, Vladimir Medinskij.
«La parte russa ha dato piena attuazione a quanto concordato», ha spiegato Medinskij. La prima spedizione di 1.212 corpi congelati di soldati ucraini è già arrivata in appositi camion frigoriferi nell'area predisposta per lo scambio, con le restanti salme in arrivo. All'Ucraina è stato inoltre trasmesso il primo elenco di 640 prigionieri di guerra delle categorie «feriti», «gravemente malati» e «giovani», con l'obiettivo di avviare lo scambio.
Ma all'ultimo momento, ha riferito Medinskij, la parte ucraina ha improvvisamente rinviato a data indefinita sia la ricezione delle salme sia lo scambio dei prigionieri, disattendendo gli impegni assunti. «Il gruppo dei loro negoziatori, per ragioni che ci sono state comunicate in modo vago e piuttosto strano, non si è nemmeno presentato sul luogo dello scambio», ha affermato l'assistente presidenziale.
Mosca invita Kiev a rispettare con precisione il calendario e gli impegni assunti a Istanbul, richiedendo di «avviare immediatamente lo scambio». «Lasciamo che 1.200 soldati e ufficiali da ciascuna parte possano avere la possibilità di tornare a casa», ha detto Medinskij.
La Russia sollecita inoltre l'Ucraina a ritirare senza ulteriori ritardi le oltre 6.000 salme di soldati e ufficiali caduti, «affinché le famiglie possano dar loro una degna sepoltura».
«Noi siamo sul posto. Siamo pienamente pronti a procedere», ha ribadito Medinskij. «I canali televisivi internazionali, le agenzie di stampa e i giornalisti possono venire e constatare personalmente che tutto è pronto come dichiarato».
«La Russia mantiene sempre la parola data», ha concluso l'assistente del presidente russo.
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