Tu sei qui: Salute e BenessereApprovato al Senato lo "scudo penale" per medici, punibili solo per “colpa grave” fino alla fine dello stato di emergenza Covid
Inserito da (Maria Abate), venerdì 14 maggio 2021 11:48:49
È stato approvato il decreto Covid, all'esame del Senato in prima lettura, che tra le novità introduce il cosiddetto 'scudo penale' a medici e personale sanitario in servizio per l'emergenza Covid.
Il provvedimento ha avuto 144 voti favorevoli, 25 contrari e 3 astensioni e dovrà passare alla Camera per l'ok alla conversione in legge. C'è tempo fino al primo giugno.
Secondo il decreto, i medici sono punibili penalmente solo per "colpa grave", ma nel definire il grado di gravità della responsabilità del professionista il giudice dovrà tener conto in particolare di tre fattori legati alla straordinarietà dell'emergenza pandemica.
In particolare, dovrà considerare, tra le altre, tre condizioni: la "limitatezza delle conoscenze scientifiche al momento del fatto sulle patologie da SarsCoV2 e delle terapie appropriate", la "scarsità delle risorse umane e materiali concretamente disponibili in relazione al numero dei casi da trattare" e "il minor grado di esperienza e conoscenze tecniche possedute dal personale non specializzato, impiegato per far fronte all'emergenza".
Soddisfatto il presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo) Filippo Anelli, secondo il quale la norma è «una prima importante risposta ai bisogni della classe medica ed un omaggio - afferma all'ANSA - ai colleghi deceduti, che si sono spesi per la comunità pur sapendo di operare quasi in condizioni di guerra».
Lo scudo, sottolinea, che «varrà fino alla fine dello stato di emergenza Covid fissata al 31 luglio, rappresenta una garanzia per medici e professionisti sanitari, che potranno ora operare con maggiore serenità». Sul piano civile, precisa inoltre Anelli, «non si nega il risarcimento al soggetto leso, perchè questa norma riguarda esclusivamente l'aspetto penale».
Lo scudo penale è un grande passo avanti anche per il maggiore sindacato dei medici ospedalieri, l'Anaao-Assomed, che dallo scorso anno ne chiede l'istituzione. Soprattutto nei primi mesi della pandemia, osserva il segretario nazionale Carlo Palermo, «degli errori sono ovviamente stati commessi, ma non per responsabilità dei medici. Eravamo infatti di fronte ad un virus sconosciuto, con cui si aveva a che fare per la prima volta».
Lo scudo, osserva la Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (Fofi), «non costituisce un salvacondotto, ma inserisce stabilmente tra gli elementi necessari alla valutazione delle responsabilità del professionista anche le condizioni, spesso estreme, in cui i professionisti della sanità si sono trovati e si trovano a operare in questa terribile emergenza sanitaria».
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