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Tu sei qui: Salute e BenessereLockdown generale? Ricciardi e Locatelli smentiscono: «No, si sta facendo di tutto per evitarlo. Rt stabile»
Scritto da (Maria Abate), giovedì 12 novembre 2020 13:39:48
Ultimo aggiornamento giovedì 12 novembre 2020 13:43:57
La pandemia di Covid-19 in Italia sta raggiungendo numeri che preoccupano sempre di più. Alla luce dei dati registrati fino ad oggi, i ricoveri sono in ascesa e le terapie intensive rischiano il collasso. È per questo che nei giorni scorsi l'Ordine dei Medici ha invocato il lockdown nazionale.
L'ultimo monitoraggio dell'Istituto Superiore di Sanità insieme al ministero della Salute ha fornito un altro dato preoccupante: nella settimana 26 ottobre - 1 novembre l'indice Rt è salito a 1.7 in tutta Italia, raggiungendo il 2.08 in Lombardia, la regione attualmente più colpita dal virus. La soglia critica, dopo il quale sarebbe stato necessario il lockdown per frenare il contagio, era stata stabilita in 1.5.
Ma il premier Giuseppe Conte starebbe aspettando ancora qualche giorno, forse una decina, per capire se le misure restrittive dell'ultimo Dpcm porteranno dei risultati e se il lockdown generalizzato sia davvero l'unica soluzione.
«Non si sta preparando un lockdown generale, tutti lavorano perché ciò non avvenga, in primis il governo, perché è chiarissima la percezione che il lockdown avrebbe conseguenze sociali ed economiche non indifferenti», ha confermato Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza, intervenendo su Sky Tg24, in merito alle indiscrezioni del Corriere della Sera, che parlava di una decisione in tal senso dopo il 15 novembre. «Il rischio lockdown generalizzato non è scongiurato perché dobbiamo valutare gli effetti delle misure adottate contro la corsa di Covid-19», ha aggiunto.
E il presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli, in un intervento a "Otto e mezzo" su La7, gli ha dato manforte: «Si sta facendo di tutto per evitarlo, l'indice Rt è stabile e indica che le misure intraprese stanno portando risultati». «La situazione in Italia non differisce da quella di altri paesi europei. In tutto il continente la situazione epidemica non sembra essere sotto controllo, tant'è vero che tutti i paesi hanno adottato misure atte a mitigarne gli effetti. [...] L'indice Rt appare stabile, quindi l'accelerazione marcata è venuta meno e c'è decelerazione, frutto delle misure poste in essere. Ma ovviamente saranno i numeri a poterci dire cosa succederà tra dieci, quindici giorni», ha detto.
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