Tu sei qui: Salute e BenesserePositiva al sierologico, ma negativa al faringeo: anziana di Maiori tira un sospiro di sollievo
Inserito da (Maria Abate), mercoledì 27 maggio 2020 11:34:50
È risultato negativo il tampone faringeo eseguito ieri sera su un'anziana di Maiori, che, giunta nel primo pomeriggio al Presidio Ospedaliero "Costa d'Amalfi" di Ravello, aveva presentato sintomi riconducibili al coronavirus.
Sottoposta, come da protocollo, a test sierologico, la donna era risultata positiva all'infezione ed era stata trasportata con un'ambulanza attrezzata per l'emergenza Covid al Ruggi di Salerno per un tampone di conferma. Nel frattempo, gli ambienti del nosocomio di Castiglione erano stati sottoposti a sanificazione.
In tarda serata, il tampone analizzato dai laboratori del Ruggi d'Aragona ha dato esito negativo. L'apprensione in cui erano precipitati la signora e i suoi familiari si è sciolta con un sospiro di sollievo.
Ma com'è stata possibile l'incongruenza dei due test? L'11 maggio scorso, in una circolare, il Ministero della Salute affermava che «un test anticorpale positivo indica se la persona è stata infettata da SARS-CoV-2, ma non indica necessariamente se gli anticorpi sono neutralizzanti, se una persona è protetta e per quanto tempo, e se la persona è guarita».
Infatti, «un test anticorpale negativo può avere vari significati: una persona non è stata infettata da SARS-CoV-2, oppure è stata infettata molto recentemente (meno di 8-10 giorni prima) e non ha ancora sviluppato la risposta anticorpale al virus, oppure è stata infettata ma il titolo di anticorpi che ha sviluppato è, al momento dell'esecuzione del test, al di sotto del livello di rilevazione del test».
Per questo, «i test basati sull'identificazione di anticorpi IgM e IgG non possono, allo stato attuale dell'evoluzione tecnologica, sostituire il test molecolare basato sull'identificazione di RNA virale dai tamponi nasofaringei, secondo i protocolli indicati dall'OMS».
Soltanto il tampone faringeo può certificare la presenza o meno del virus nell'organismo. Per questo motivo, abbiamo preferito non trattare del caso sospetto non appena l'abbiamo saputo. Il compito di un giornalista è informare seguendo criteri di correttezza, non scrivere in fretta per avere l'esclusiva, né tantomeno lucrare sulle disavventure altrui.
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