Territorio e AmbientePetizione on line per dire Stop all'invasione dei bus turistici: da Positano adesione in massa

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Petizione on line per dire Stop all'invasione dei bus turistici: da Positano adesione in massa

SU CHANGE.ORG LA PETIZIONE STOP INVASIONE PULLMAN GRAN TURISMO LUNGO LA STATALE 163 AMALFITANA

Inserito da (admin), sabato 9 marzo 2019 15:04:22

Sulla piattaforma change.org è stata pubblicata la petizione "Stop all'invasione dei pullman Gran Turismo lungo la Statale 163 Amalfitana" promossa dal Coordinamento associazioni della Costiera amalfitana e indirizzata al Prefetto, all'Anas, al Presidente della Regione Campania, ai sindaci, al Presidente della Provincia di Salerno, ai Ministri delle Infrastrutture, dell'Ambiente, e della Salute, e per conoscenza alla Commissione Unesco.

Immediata l'adesione dei cittadini di Positano e della Costa d'Amalfi. Carlo Cinque dal suo profilo Facebook ha postato: "Se hai a cuore salvare la Costiera Amalfitana dal MOSTRO del traffico, firma e diffondi questa petizione. Buon traffico a tutti".

Nei commenti al suo post anche il supporto dell'imprenditrice Tanina Vanacore: "Condividiamo questa petizione! Non rema contro i nostri interessi ma ci salvaguarda da inquinamento acustico e ambientale" che ha stuzzicato la risposta esaustiva dello stesso Cinque: "Ben detto. Alcune persone, non approfondendo bene il tema, pensano che, con la battaglia contro il MOSTRO del traffico, si voglia privilegiare, da parte di alcuni, un turismo elitario a scapito di quello di massa. Tuttavia queste persone non si rendono bene conto che, operando a Positano, sono essi stessi parte di questa élite, tutta Positano è élite, da noi il turismo di massa non esiste e di conseguenza neanche gli operatori di tale turismo. Il turismo di massa in un posto come il nostro non è neanche lontanamente concepibile. Inoltre, in quelle località, diverse dalla nostra, dove si è consolidato, negli anni, un turismo di massa, questo è stato attirato proprio dal turismo di élite originario e precedente ad esso.
Quello a cui stiamo assistendo, negli ultimi anni, è un "turismo pendolare" di massa, un turismo prepotente, imposto da potenti operatori turistici di arrembaggio che pensano solo a realizzare profitto nel breve termine, per poi passare ad altre località una volta depredato tutto ciò che è possibile e quando non ci sarà rimasto più nulla. Per questi motivi, se il nostro diffuso turismo di élite, perché a Positano siamo tutti operatori turistici di élite, alzi il dito ☝️ chi non si ritiene tale, muore o regredisce oltremisura, la qualità degli arrivi diverrà sempre più scadente e darà margini sempre minori, fino a far scoppiare una "guerra tra poveri", guerra la cui sola arma sarà quella di abbassare il prezzo più di tutti gli altri. A questo tipo di guerra noi abbiamo già assistito in località a noi non lontane e conosciamo i disastri cui essa ha portato. E' questo che vogliamo anche per il nostro paese?"

Dopo che diverse riunioni sull'argomento sono rimaste senza esito, le associazioni Acarbio, Agenda Praiano, Club per l'Unesco di Amalfi, FIAB, Italia Nostra Salerno, Io Salerno, Macchia Mediterranea, Posidonia, quali portatrici di interesse collettivo, e in rappresentanza dei cittadini e degli estimatori della Costiera Amalfitana, hanno elaborato una richiesta ufficiale, tradotta anche in inglese per un coinvolgimento internazionale, dove si chiede di "porre fine senza indugio alle criticità che integrano peraltro gli estremi per configurare la sussistenza di violazioni delle normative vigenti in materia di Sicurezza e di Protezione Civile".

La petizione evidenzia che: "L'unica via di fuga rimane la Statale 163. Impossibile creare le circostanze giuste a garantire il Pronto Soccorso, o semplicemente assicurare l'accesso alle scuole o al lavoro nei tempi e negli orari stabiliti. Occorre ricordare le numerose cronache di vite spezzate da autobus in transito o da condizioni di pericolo create dagli stessi. Una situazione che va peggiorando e che ha già compromesso la qualità della vita in Costiera amalfitana. La storica Strada Statale 163 è caratterizzata, oltre che dai suggestivi scorci sullo splendido panorama costiero, da una estrema fragilità dovuta alla sua particolare conformazione ed in base a questa sua peculiarità va tutelata. I centri cittadini della Costiera amalfitana sono incapaci di accogliere un tale impatto demografico, già al limite della sostenibilità. Ad oggi la viabilità sulla Statale 163 è mal regolamentata dall'ordinanza 29/2013 dell'ANAS, Ente gestore della strada. Si vieta il transito, in entrambi i sensi di marcia, agli autobus turistici superiori a metri 10,36 di lunghezza e agli 8 metri nei giorni di Pasqua e ponti festivi ‘'eccetto bus già presenti e in sola uscita dalla Costiera amalfitana in direzione Positano - Vietri in possesso di deroga concessa dal Comune che ha rilasciato licenza di trasporto, trattasi di bus persone fisiche o giuridiche residenti nei Comuni della Costiera amalfitana‘'.

Queste deroghe negli anni sono aumentate a dismisura e sono ormai fuori controllo. I promotori della petizione chiedono così di "imporre una "misura costiera" per i mezzi di trasporto disponendo la lunghezza di metri 8 per gli autobus e di metri 8 per gli autocarri (max 100 q.li) nonché di contingentarne gli arrivi attraverso autorizzazioni a numero chiuso entro l'inizio della stagione turistica 2020; "di non autorizzare all'esercizio di TPL (Trasporto Pubblico Locale) non convenzionato rilasciato dalla Regione e dalla Provincia, a quelle società che non rispettano i requisiti ANAS; di adottare una ZTL territoriale lungo la Costiera amalfitana da Vietri sul mare a Positano, dotandosi di video sorveglianza adeguata al controllo di tutto il territorio e di un portale unico con sistema tecnologicamente avanzato per il controllo dei varchi (Positano, Agerola, Valico di Chiunzi e Vietri sul mare) con informazioni in tempo reale su disponibilità parcheggi e condizioni del traffico, individuando anche le aree di interscambio dove consentire il trasbordo dai mezzi di lunghezza eccedentaria a quelli di lunghezza consentita".

 

Abbiamo contattato Carlo Cinque che sull'argomento ha tenuto a ribadire: "Per noi non ha nessun senso essere vincolati paesaggisticamente e urbanisticamente da una pletora di leggi, che riteniamo comunque a nostra tutela e ad altrui beneficio, essere parte integrante del Parco Naturale dei Monti Lattari e di quello di Capo d'Orso, essere lambiti dal Parco Marino di Punta Campanella, essere tutelati dall'UNESCO in qualità di patrimonio dell'umanità da preservare per le future generazioni se poi non veniamo tutelati dal pericolo più grande e immediato, il MOSTRO del traffico, che rischia di vanificare tutte le tutele appena descritte! Oggi, noi cittadini della Costa d'Amalfi, viviamo in uno stato continuo d'illegalità, pericolo e mancanza di sicurezza, a causa del fatto che l'unica strada che attraversa i nostri paesi, la SS163 Amalfitana è percorsa, in tutte le sue circa 360 curve, in senso di marcia contrario da parte dei bus che sistematicamente, per ragioni fisiche di ingombro, oltrepassano la line continua di mezzeria e invadono l'altra corsia di marcia presentando, paurosamente, la loro mole frontalmente agli autoveicoli che viaggiano nel senso di marcia opposto al loro. Ogni qualvolta questa arteria "unica" si ostruisce, a causa della mole eccessiva di traffico, il che accade decine di volte al giorno in svariati punti del suo percorso, il nostro territorio subisce un infarto e un pezzettino alla volta, incessantemente, il tessuto sociale va in necrosi." - e ancora continua - "Non vorremmo apparire come coloro che sputano nel piatto dal quale si nutrono, e siamo consci che altre località turistiche pagherebbero per godere della straripante visibilità che si è riversata, nostro malgrado, sul territorio dove abitiamo e lavoriamo. Tuttavia il nostro comprensorio ha una particolarità che lo rende vulnerabile a flussi turistici su gomma troppo massicci, questo nostro unicum è costituito dalla circostanza di essere servito da una sola strada rotabile a doppio senso di marcia che lo attraversa per 36 km, da Positano a Vietri in un susseguirsi di curve e strettoie. Altre strade non ne abbiamo: purtroppo abbiamo solo questa, la Strada Statale 163, che attraversa e taglia i comuni di Positano, Praiano, Furore, Conca dei Marini, Amalfi, parte bassa di Ravello, Atrani, Minori, Maiori, Cetara e Vietri sul Mare, ben undici comuni distribuiti in soli 36 km di tortuosità e strettoie, attraversati da decine e decine di migliaia di autoveicoli a combustione di tutti i pesi e misure esistenti, non esistendo nessuna regolamentazione né per il loro accesso né per il transito."

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