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Tu sei qui: Flusso di CoscienzaLa paura di essere stati contagiati si trasforma in psicosi: è corsa ai tamponi in Costa d'Amalfi
Scritto da (Maria Abate), sabato 31 ottobre 2020 08:49:26
Ultimo aggiornamento sabato 31 ottobre 2020 09:32:08
di Massimiliano D'Uva
Basta il rumore delle sirene di un'ambulanza per farci sobbalzare, distraendoci da qualsiasi attività lavorativa, il cuore arriva in gola e la domanda che ci facciamo è una sola: "un nuovo positivo?".
E' normale essere preoccupati. La quantità di informazioni che ci bombardano e che, questa volta, riguardano proprio i nostri territori, giustifica in parte le nostre ansie e le nostre paure.
Il fenomeno che però sto notando va oltre la fisiologica paura e si sta trasformando in una psicosi collettiva: il tampone. Permettetemi di ricordare a me stesso che il tampone è uno strumento fondamentale per tracciare i positivi e individuare, nella catena di contatti di chi è stato in qualche modo contagiato, potenziali focolai: esso però non ha nessun valore terapeutico.
Fare il tampone non ci mette al riparo da un potenziale contagio, ci dice solo che in quel giorno e in quel momento si è positivi o negativi al Coronavirus.
Se si è stati a contatto ravvicinato con una persona poi risultata positiva o si hanno sintomi quali febbre, raffreddore, perdita dell'olfatto o del gusto, bisogna allertare l'ASL tramite il proprio medico di base o, in alternativa, contattando telefonicamente il sindaco del proprio Comune. La prima cosa da fare è mettere e le persone vicine in autoisolamento, evitando di uscire.
Se siete in perfetta salute e la vostra unica preoccupazione è quella di essere stati a contatto con una persona ora in autoisolamento e in attesa di tampone, evitate di cadere nel panico e di correre in un laboratorio privato a fare il tampone. La stessa cosa se avete un raffreddore oppure la febbre e non siete stati a contatto con nessuno, contattate telefonicamente il vostro medico di base ed evitate la corsa al tampone: saprà lui come meglio consigliarvi.
In ogni caso evitate di stressare il vostro organismo, mangiate sano e tentate, per quanto possibile, di mantenere il corpo in attività e in allenamento. Così facendo, anche in caso di malaugurata positività, reagiremo meglio alla malattia evitando le potenziali peggiori conseguenze.
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