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Santa Matilde nacque in Sassonia da una famiglia principesca. I suoi genitori cristiani la affidarono all'abadessa di Erfurt per l'educazione cristiana. Nel 913 sposò il principe Arrigo e divenne imperatrice dopo la sua morte. Era nota per la sua modestia, umiltà e virtù cristiane, visitava spesso i malati e i poveri. Dopo la morte del marito, dovette sopportare la guerra tra i suoi figli per il potere, ma alla fine furono riconciliati. Trascorse il resto della sua vita nella preghiera e nella carità, morendo il 14 marzo del 968.

La Chiesa Cattolica ricorda oggi:

San Matilde di Ringelheim, regina e vedova, nota per la sua santità e le opere di carità;
San Leobino, monaco e martire, ucciso durante le persecuzioni contro i cristiani in Africa;
San Tiziano di Oderzo, vescovo e martire, decapitato durante la persecuzione dell'imperatore Diocleziano;
San Benedetto di Catania, martire, ucciso durante le persecuzioni di Decio.

Le previsioni meteo di oggi, martedì 14 marzo 2023

Tempo variabile in questa tipica giornata di marzo in Costiera Amalfitana. Al mattino cielo da poco a parzialmente nuvoloso. Temperature minime in rialzo. Nel pomeriggio nuvole in aumento con alcuni rovesci o temporali in Campania e lungo le coste adriatiche della Puglia, in serata anche sulla Calabria tirrenica. Temperature massime per lo piu' in lieve aumento con punte intorno ai 20 gradi. Ventoso per venti meridionali con mari che entro sera diverranno anche molto mossi.

Il Vangelo di oggi

Se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratello, il Padre non vi perdonerà.

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 18,21-35

In quel tempo, Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: «Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?». E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette.
Per questo, il regno dei cieli è simile a un re che volle regolare i conti con i suoi servi. Aveva cominciato a regolare i conti, quando gli fu presentato un tale che gli doveva diecimila talenti. Poiché costui non era in grado di restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, i figli e quanto possedeva, e così saldasse il debito. Allora il servo, prostrato a terra, lo supplicava dicendo: "Abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa". Il padrone ebbe compassione di quel servo, lo lasciò andare e gli condonò il debito.
Appena uscito, quel servo trovò uno dei suoi compagni, che gli doveva cento denari. Lo prese per il collo e lo soffocava, dicendo: "Restituisci quello che devi!". Il suo compagno, prostrato a terra, lo pregava dicendo: "Abbi pazienza con me e ti restituirò". Ma egli non volle, andò e lo fece gettare in prigione, fino a che non avesse pagato il debito.
Visto quello che accadeva, i suoi compagni furono molto dispiaciuti e andarono a riferire al loro padrone tutto l'accaduto. Allora il padrone fece chiamare quell'uomo e gli disse: "Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito perché tu mi hai pregato. Non dovevi anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?". Sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non avesse restituito tutto il dovuto.
Così anche il Padre mio celeste farà con voi se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratello».

Parola del Signore.