Tu sei qui: MondoAssange, si avvicina estradizione negli Usa: parte la mobilitazione
Inserito da (Redazione Nazionale), giovedì 8 febbraio 2024 19:35:39
Julian Assange rischia di essere estradato negli Usa: il day X come viene definito si avvicina e Stella, moglie ed avvocata del giornalista australiano, prova a sensibilizzare opinione pubblica mondiale.
Sono previsti diversi eventi il 20 febbraio per chiedere la sua liberazione al fine di evitare il carcere a vita, in condizioni che si teme possano essere degradanti.
In Italia sono diverse le associazioni che si stanno mobilitando per sensibilizzare l'opinione pubblica, come emerso dalla conferenza stampa organizzata da Articolo 21, Free Assange Italia, La mia voce per Assange nella sede del Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Giornalisti.
Le due date cruciali saranno il 20 ed il 21 Febbraio quando l'Alta Corte di Giustizia Britannica si riunirà per decidere in merito all'istanza d'appello presentata dai legali di Assange per scongiurare la sua estradizione negli Stati Uniti.
Se l'appello dovesse essere respinto, Assange potrebbe essere estradato immediatamente e lo attendono, senza ulteriori possibilità, 175 anni di carcere.
Resterebbe solo la carta disperata del ricorso alla Corte dei Diritti dell'Uomo.
Tina Marinari di Amnesty, ha dichiarato:
"L'unica persona che viene processata per i crimini di guerra denunciati da Assange è Julian Assange. Paradossale. Ricordiamoci che questo giornalista, questo detenuto ha subito la violazione di tutti i diritti umani, compreso quello di difesa".
Vincenzo Vita, garante di Articolo 21, ha fatto un appello al comune di Roma per concedere la cittadinanza a Assange.
Alla conferenza stampa anche il presidente della Federazione nazionale stampa italiana, Vittorio Di Trapani, che ha invitato tutte le testate a pubblicare i documenti di Wikileaks da oggi fino al 20 febbraio.
Carlo Bartoli, presidente dell'Ordine dei giornalisti ha dichiarato:
"Siamo convintamente presenti in questa battaglia, io personalmente e altri saremo presenti alle manifestazioni del 20 per sottolineare questo sforzo contro quello che è un attentato alla democrazia".
Giuseppe Giulietti, coordinatore dei Presidi di Articolo 21, ha sostenuto che "questo non è un problema dei familiari di Assange, è un problema dell'informazione", invitando la Rai ad occuparsi della vicenda, dando voce pure alle ragioni della protesta.
Riccardo Iacona ha annunciato che dedicherà la puntata di Presadiretta, in onda su Rai3 il 19 febbraio, giorno prima del Day X, al caso Assange.
"Sarebbe la prima volta che un giornalista verrebbe processato in Usa con una legge sulle spie - ha commentato -. Questa battaglia è importante anche in considerazione del fatto che le democrazie dimagriscono e le autarchie ingrassano".
FONTE FOTO: Commons Wikimedia (entrambe)
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