Tu sei qui: MondoBambini nelle miniere per 2 dollari l’ora: il prezzo nascosto di cellulari e auto elettriche
Inserito da (Admin), domenica 29 dicembre 2024 15:31:10
di Massimiliano D'Uva
Sono passati quasi dieci anni da quando il mondo ha iniziato a discutere dello sfruttamento minorile nelle miniere di cobalto della Repubblica Democratica del Congo. Eppure, poco o nulla è cambiato. Si stima che siano più di 40mila i bambini costretti a lavorare in condizioni disumane per estrarre il minerale prezioso, essenziale per la produzione di cellulari, computer e auto elettriche.
Questi bambini, alcuni poco più che neonati, passano fino a 12 ore al giorno sottoterra, spesso senza pause, per guadagnare, nella migliore delle ipotesi, 2 dollari l'ora. Un compenso irrisorio per un lavoro che spacca letteralmente la schiena. Il cobalto estratto viene poi venduto alle grandi aziende tecnologiche, alimentando un mercato globale in cui i diritti umani passano in secondo piano rispetto al profitto.
I sacchi di cobalto che i bambini trasportano possono pesare tra i 20 e i 40 chili, spesso più di loro stessi. Le condizioni di lavoro sono pericolose e insalubri: tunnel instabili, aria irrespirabile e totale assenza di misure di sicurezza mettono quotidianamente a rischio la loro vita.
La Repubblica Democratica del Congo possiede la più grande riserva di cobalto al mondo, motivo per cui il paese è diventato il fulcro di un'industria vorace che non risparmia neppure i più piccoli. Le petizioni che negli anni hanno cercato di sensibilizzare i governi e le multinazionali non hanno prodotto risultati significativi. La mancanza di controlli e regolamentazioni lascia campo libero a questa forma di schiavitù moderna.
Questi bambini, intrappolati in un ciclo di povertà e sfruttamento, estraggono il minerale per dispositivi e veicoli che probabilmente non potranno mai permettersi. La loro infanzia viene sacrificata sull'altare del progresso tecnologico, lasciando un'ombra scura sulle innovazioni che migliorano la vita di molti, ma non la loro.
La comunità internazionale e le grandi aziende devono assumersi la responsabilità di fermare questa tragedia. Fino ad allora, il prezzo reale dei nostri dispositivi resterà troppo alto: pagato con il sudore e il sangue di chi non ha voce.
Immagini di repertorio di kone kassoum da Pixabay
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