Tu sei qui: MondoGaza: Nazioni Unite accusano Israele di utilizzare la fame come strumento di guerra
Inserito da (Admin), martedì 19 marzo 2024 15:09:55
La Striscia di Gaza si trova sull'orlo di una crisi umanitaria catastrofica. Il Commissario dell'ONU per i diritti umani, Volker Tuerk, ha rilasciato una dichiarazione martedì, sollevando preoccupazioni gravi riguardo alle azioni di Israele nella regione. Secondo Tuerk, Israele potrebbe aver ricorso all'uso della fame come "metodo di guerra", ostacolando deliberatamente l'ingresso di assistenza umanitaria nella Striscia di Gaza.
Queste accuse seguono la pubblicazione di un rapporto preoccupante da parte dell'iniziativa di classificazione delle Fasi di Sicurezza Alimentare Integrata delle Nazioni Unite, che evidenzia l'imminente rischio di carestia nel nord di Gaza. Le ostilità in corso e l'assistenza umanitaria limitata hanno lasciato la regione in uno stato di estrema precarietà, con la carestia prevista tra metà marzo e maggio.
Il blocco di Gaza da parte di Israele, in atto da 16 anni, ha già provocato conseguenze devastanti sui diritti umani e sull'economia locale, creando una dipendenza da aiuti esterni. Tuerk ha evidenziato che le restrizioni continue e le modalità di condotta delle ostilità da parte di Israele potrebbero configurarsi come crimine di guerra.
La situazione di fame e carestia, come sottolineato da Tuerk, è direttamente correlata alle rigide restrizioni imposte da Israele sull'ingresso di aiuti umanitari e beni commerciali, allo sfollamento forzato della popolazione e alla distruzione di infrastrutture civili fondamentali.
Il contesto geopolitico si complica ulteriormente a causa delle azioni di Hamas, il movimento palestinese che lo scorso ottobre ha lanciato un attacco con razzi contro Israele dalla Striscia di Gaza, provocando un'ondata di violenza e rappresaglie. Questi eventi hanno portato a un blocco completo di Gaza e a un'incursione terrestre da parte di Israele, mirata a combattere i combattenti di Hamas e a liberare gli ostaggi.
Nonostante un cessate il fuoco mediato dal Qatar il 24 novembre, che prevedeva uno scambio di prigionieri e la consegna di aiuti umanitari, la tregua è scaduta il 1° dicembre senza una soluzione duratura. La situazione rimane tesa, con oltre 100 ostaggi ritenuti ancora nelle mani di Hamas e quasi 32mila vittime tra i palestinesi.
Foto di hosny salah da Pixabay
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