Tu sei qui: MondoIl silenzio che ci condanna
Inserito da (Admin), giovedì 17 aprile 2025 21:44:51
di Massimiliano D'Uva
Ho letto un post virale sui social, uno dei tanti sulla tragedia di Gaza, che però mi ha colpito per l'inedito punto di vista.
Non sono riuscito a risalire alla fonte ed ho deciso di farle mie, condividendole in questo mio scritto.
Di fronte alle immagini che arrivano da Gaza, non sono solo le bombe a sconvolgermi. Non è soltanto la fame, né l’assedio di milioni di persone strette in un fazzoletto di terra. Ciò che ferisce di più, ciò che interroga la mia coscienza, è il silenzio.
Un silenzio assordante. Quello delle istituzioni internazionali, dei governi, di gran parte dei media. Un silenzio che stride con le promesse del secolo scorso, quando il mondo sembrava voler voltare pagina: mai più guerre, mai più stermini, mai più silenzi.
Ci avevano detto che i diritti umani erano divenuti sacri. Che il razzismo era stato relegato alla storia. Che ogni vita contava, e che davanti ai crimini contro l’umanità ci sarebbero stati tribunali. Eppure oggi, in questa porzione martoriata di Medio Oriente, bambini muoiono sotto le macerie, intere famiglie vengono annientate e la fame è usata come arma di guerra. Tutto questo accade mentre l’umanità osserva, quasi fosse una notizia fra le altre.
Dove sono le voci che un tempo si sollevavano contro l’ingiustizia? Dove sono le grandi figure morali, i leader premiati per la pace, i difensori dei diritti universali? Perché tacciono ora, quando la verità si contorce sotto il peso della ragion di Stato e del calcolo geopolitico?
Il mondo, semplicemente, non si ferma più davanti all’orrore. Forse perché lo ha normalizzato. Forse perché l’ha tramutato in narrativa, in notiziario, in talk show.
In fondo, Gaza rischia di diventare uno specchio crudele: riflette chi siamo davvero. Un’umanità capace di abituarsi a tutto. Di razionalizzare l’irrazionale. Di vivere come se tutto questo non ci riguardasse.
E invece ci riguarda. Perché ogni volta che restiamo in silenzio di fronte all’ingiustizia, diventiamo complici. Non servono bombe per distruggere la dignità umana: basta voltarsi dall’altra parte.
Se sei arrivato fino a qui, significa che apprezzi il nostro impegno nel fornire notizie libere e accessibili a tutti.
Per garantire un ambiente sicuro per i nostri lettori, abbiamo rimosso tutta la pubblicità invasiva, i cookie e i tracciamenti di terze parti.
Tuttavia, per continuare a offrirti un'informazione di qualità, il tuo aiuto è fondamentale. Anche un piccolo contributo può fare la differenza.
Sostieni Positano Notizie!
Scegli il tuo contributo con
Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie di Positano Notizie, in tempo reale sul tuo smartphone, scarica la App!
Per dispositivi Apple |
Per dispositivi Android |
![]() |
![]() |
rank: 10984105
Il colloquio telefonico tra il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, durato 2 ore e 5 minuti, ha suscitato grande attenzione nei media di tutto il mondo. La conversazione, definita da entrambi i leader "franca, costruttiva e utile", si è incentrata...
Sabato 17 maggio 2025, la nave scuola Cuauhtémoc della Marina messicana è rimasta coinvolta in un grave incidente a New York, schiantandosi contro il ponte di Brooklyn durante una manovra sul fiume East. Il bilancio è tragico: due membri dell'equipaggio sono deceduti e almeno 19 persone sono rimaste...
LONDRA - Un botta e risposta diplomatico si accende tra il Regno Unito e la Federazione Russa, dopo le dichiarazioni del primo ministro britannico Keir Starmer sui negoziati di Istanbul relativi al conflitto in Ucraina. Nel corso di un intervento ufficiale, Starmer ha definito "inaccettabile" la posizione...
Si è concluso a Istanbul il primo incontro negoziale tra le delegazioni di Russia e Ucraina dal 2022. I colloqui si sono svolti il 16 maggio presso il Palazzo Dolmabahçe, con la mediazione del ministro degli Esteri turco Hakan Fidan, presente alla riunione. I negoziati sono durati circa due ore e si...
di Massimiliano D'Uva Le dichiarazioni del Ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, rilanciate dalla pagina ufficiale dell'Ambasciata della Federazione Russa in Italia, non possono essere archiviate come semplice propaganda. Al contrario, meritano una riflessione profonda, soprattutto da parte di chi...