Tu sei qui: Storia e StorieAnna Magnani, i 50 anni dalla scomparsa dell'attrice romana
Inserito da (Redazione Nazionale), martedì 26 settembre 2023 20:46:57
"Lasciami tutte le rughe, non me ne togliere nemmeno una. C'ho messo una vita a farmele!" questa è una delle celebri frasi di Anna Magnani davanti agli anni che - inesorabilmente - passano per tutti.
Anna Magnani morì il 26 settembre 1973, attrice romana nel profondo dell'animo, nata a un passo da Porta Pia il 7 marzo 1908 e cresciuta all'ombra del Campidoglio.
La vita difficile di Anna Magnani, si vide sin dall'inizio: venne cresciuta dai nonni, con la madre, Marina, che l'aveva lasciata per andare in Egitto dove si rifarà una vita, mentre il padre rimarrà per molti anni sconosciuto.
Ma la sua giovinezza - paradossalmente - fu serena anche grazie a nonna Giovanna (romagnola di razza), di cinque zie e lo zio Romano.
Frequentò le scuole, con otto anni alla scuola di musica Santa Cecilia, due all'accademia d'arte drammatica diretta da Silvio d'Amico.
Fu proprio lui il primo a capire nel 1927 che di fronte non ha un'aspirante interprete ma una che "vive" i suoi personaggi.
Da qui comincia la splendida carriera di un'attrice determinata, che affronta senza battere ciglio la dura gavetta
La sua carriera costruita ad hoc sulla sua figura, quella della popolana tutto cuore, chi non ricorda, e lo farà per sempre l'interpretazione dell'attrice di Pina, mitragliata dai nazisti in "Roma città aperta" (1945), e ancor prima la fruttivendola Elide di "Campo dei fiori" (1943).
Dalla sua indimenticabile interpretazione in "Roma città aperta", film cardine del neorealismo, nasce il mito di Anna Magnani, l'attrice italiana più popolare nel mondo e certamente la più grande protagonista del nostro cinema.
Aveva vissuto nel privato anche una love story con il regista Goffredo Alessandrini, poi si innamora di Massimo Serato che le darà l'unico e amatissimo figlio, Luca, ma che la lascerà quasi subito.
Debutta nel cinema con "La cieca di Sorrento" (1934), ma è Vittorio De Sica a darle il primo ruolo significativo nella parte di un'artista di varietà in "Teresa Venerdì" (1941): nasce qui la Magnani drammatica. Quando arriva sul set di "Roma città aperta" insieme a Aldo Fabrizi è già notissima ed è proprio la geniale fusione tra il professionismo dei protagonisti e la naturalezza dei personaggi presi dalla strada a rendere memorabile anche la sua apparizione.
Perse due grandi occasioni: con Luchino Visconti, perché incinta, quando non recitò in l'Ossessione e poi mancherà l'appuntamento con "La ciociara" (non si vedeva nei panni della madre di Sophia Loren), poi trionferà con "Mamma Roma" con Pasolini.
Sfortunata in amore con una solitudine fiera perché diceva di non aver mai trovato qualcuno che sapesse imporsi al suo carattere generoso ma inossidabile, fiero ma fragile, vulcanico ma vulnerabile.
50 film e una stella sulla Walk of Fame di Hollywood per Anna Magnani, la diva malinconicamente sofferente nella vita (e nei film che interpretava).
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