Tu sei qui: Storia e StorieCinquant'anni dopo: riflessioni e memoria nel 50° anniversario della tragedia di Fiumicino del 1973
Inserito da (Admin), sabato 16 dicembre 2023 17:27:58
Il 17 dicembre 1973, poco prima delle 13, un commando palestinese compì un attacco terroristico all'aeroporto di Roma-Fiumicino, uno degli eventi più tragici di quel periodo legati al conflitto israelo-palestinese. L'attacco fu condotto da schegge impazzite non riconducibili all'organizzazione Settembre Nero, invece responsabile dell'attacco durante le Olimpiadi di Monaco nel 1972.
In quell'occasione, i terroristi arrivarono all'aeroporto di Roma-Fiumicino con l'intento di dirottare un aereo. Aprirono il fuoco e lanciarono granate, causando la morte di numerose persone e il ferimento di altre. Tra le vittime, c'erano passeggeri e personale dell'aeroporto, compresi cittadini italiani e stranieri. L'attacco fu particolarmente brutale e scosse profondamente l'opinione pubblica internazionale.
Questo evento fu parte di una serie di attacchi terroristici durante gli anni '70, che avevano l'obiettivo di attirare l'attenzione sulla causa palestinese e sul conflitto in Medio Oriente. Gli attacchi come quello di Fiumicino evidenziarono la portata globale del terrorismo e la sua capacità di colpire obiettivi civili al di fuori delle zone di conflitto dirette.
Compiuta la strage, il commando si diresse verso un Boeing 737 della Lufthansa pronto per partire verso Monaco di Baviera con alcuni ostaggi, tra cui sei agenti della dogana di Fiumicino; costrinsero quindi l'equipaggio, che già era a bordo, a muovere l'aereo verso la pista per poter decollare. L'aeromobile fu inseguito, per la prima parte del rullaggio, da diversi veicoli dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, i quali poi abbandonarono l'inseguimento in seguito alle minacce dei dirottatori di uccidere tutti gli ostaggi a bordo.
Alle 13.32, poco più di mezz'ora dall'inizio dell'azione, l'aereo decollò alla volta di Atene dove giunse alle ore 16:50. Qui i dirottatori chiesero alle autorità elleniche di liberare due terroristi palestinesi detenuti nelle carceri greche, accusati di essere gli autori dell'attentato all'aeroporto di Atene del 5 agosto 1973. Le trattative proseguirono per circa 16 ore, durante le quali i dirottatori uccisero un ostaggio italiano, l'addetto al trasporto bagagli Domenico Ippoliti, il cui corpo fu abbandonato sulla pista per sollecitare il governo greco a soddisfare le loro richieste. Tuttavia, in seguito al rifiuto da parte dei due detenuti di unirsi al commando, i dirottatori furono costretti a rinunciare a ogni richiesta e a ripartire, stavolta con destinazione Beirut. Le autorità libanesi però rifiutarono di concedere all'aereo l'autorizzazione per l'atterraggio e occuparono le piste dell'aeroporto con autobus e camionette. Anche Cipro fece lo stesso. Fecero così scalo a Damasco, dove le autorità siriane rifornirono l'aereo di viveri e carburante. Dopo circa 6 ore decollarono di nuovo alla volta di Kuwait City, dove l'aereo termino il suo viaggio.
Qui furono liberati gli ostaggi. I terroristi negoziarono la loro fuga ma furono comunque catturati poco tempo dopo. Le autorità kuwaitiane, dopo aver interrogato i terroristi, decisero di non sottoporli a processo e valutarono la possibilità di consegnarli all'Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP).
Successivamente ad estenuanti vicende internazionali, nel 1974 il presidente egiziano Anwar Sadat acconsentì che venissero portati al Cairo sotto la responsabilità dell'OLP e che venissero processati dalla stessa per aver condotto una "operazione non autorizzata". Rimasero in carcere fino al 24 novembre del 1974, giorno in cui in seguito a dei negoziati avviati durante il dirottamento di un aereo britannico in Tunisia, compiuto proprio per richiedere la loro scarcerazione, i cinque uomini del commando furono liberati in Tunisia con la complicità di molti governi arabi, europei e del governo americano. Da quel momento non ci sono state più notizie certe sulla loro sorte e sparirono, probabilmente ospitati da qualche paese arabo, rimanendo impuniti per i loro crimini.
Le conseguenze di questo tragico evento furono ampie, con un aumento delle misure di sicurezza negli aeroporti e una maggiore consapevolezza internazionale riguardo alla minaccia del terrorismo. Questo attacco ha lasciato un segno indelebile nella storia dell'Italia e ha influenzato il modo in cui il terrorismo è percepito e affrontato a livello globale.
Fonte e foto: Wikipedia
Se sei arrivato fino a qui sei una delle tante persone che ogni giorno leggono senza limitazioni le nostre notizie perché offriamo a tutti la possibilità di accesso gratuito.
Questo è possibile anche grazie alle donazioni dei lettori. Sostieni l'informazione di qualità, sostieni Positano Notizie!
Scegli il tuo contributo con
Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie di Positano Notizie, in tempo reale sul tuo smartphone, scarica la App!
Per dispositivi Apple |
Per dispositivi Android |
rank: 10216109
Dopo un lungo periodo di oblio, l'orologio che per decenni ha segnato il tempo sulla torre campanaria di Positano, è finalmente tornato alla luce. L'orologio, recuperato dagli ambienti dell'oratorio della Chiesa Madre, è stato trasformato in un pezzo espositivo unico, adattato come base di un tavolo,...
Giovedì 2 maggio, alle ore 18.30, presso la sala consiliare del Palazzo Municipale di Sorrento, si terrà la presentazione della ristampa anastatica del volume "Vita di S. Antonino Abate" di Gaetano Sersale. L'incontro, aperto dai saluti del sindaco di Sorrento, Massimo Coppola, di Luigi Di Prisco, presidente...
A volte ci sono rapporti che si deteriorano al punto che non sono più sanabili, altre volte gli attacchi sgrammaticati meritano la giusta risposta. Dalle pagine de Il Vescovado (www.ilvescovado.it) rilanciamo il duro e sempre attuale articolo di Raffaele Ferraioli, compianto sindaco di Furore, rivolto...
«Stavo passeggiando nei pressi della darsena e ho visto con i miei occhi la ragazza cadere all'indietro, dalla ringhiera, mentre si stava scattando una foto col cellulare». Comincia così il racconto di Antonio Lagrotta, il soccorritore della sfortunata turista americana che, nella serata di oggi, è rovinosamente...
Oggi ricade un anniversario significativo nella storia delle relazioni internazionali tra il blocco occidentale e quello sovietico: sono trascorsi settanta anni da quando l'allora URSS fece un'offerta di adesione alla NATO che spiazzò tutti. Questa mossa, proposta dal ministro degli Esteri sovietico...
Abbiamo notato che stai usando uno strumento che blocca gli annunci pubblicitari.
La pubblicità ci permette di offrirti ogni giorno un servizio di qualità.
Per supportarci disattiva l'AdBlock che stai utilizzando.