Tu sei qui: Storia e StorieL'Italia intera tifa per l'unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone: il piccolo Eitan ha riaperto gli occhi
Inserito da (Maria Abate), mercoledì 26 maggio 2021 13:52:22
Eitan, il bambino di 5 anni sopravvissuto alla tragedia del Mottarone, ha riaperto gli occhi. Il piccolo è attualmente ricoverato nel reparto di Rianimazione del Regina Margherita di Torino.
Nella lista delle 14 vittime c'è suo padre Amit Biran, 30 anni, studente di medicina di origini israeliane, sua mamma Tal Peleg, 27 anni, e il suo fratellino Tom, di soli due anni. Sono morti anche i suoi bisnonni, Barbara Konisky Cohen e Itshak Cohen, da pochi giorni in Italia per una vacanza.
Per un momento il piccolo Eitan ha ripreso conoscenza, ma le sue condizioni sono ancora critiche. Al suo risveglio, oltre agli anestesisti e agli psicologi dell'ospedale infantile, c'era la zia Aya, sorella del padre. «Questa è una fase molto delicata - dicono i sanitari del reparto di Rianimazione diretto da Giorgio Ivani -. La notte è passata tranquilla e conferma la stabilità clinica del bambino nonostante le condizioni critiche. Il fatto che siamo riusciti a estubarlo è un fatto positivo».
La risonanza magnetica a cui è stato sottoposto ieri non ha evidenziato danni neurologici, sia a livello celebrale sia a livello del tronco encefalico.
A scuola di Eitan tutti pregano per lui. «Siamo stravolti da quanto è successo. Abbiamo chiesto a tutti i genitori della nostra scuola di essere vicini al bimbo israeliano con la preghiera. Oggi preghiamo per lui in tutto il nostro Istituto. Chiediamo al Signore di essere vicino al piccolo Eitan, che gli dia pace, pronta guarigione e consolazione. Chiediamo che Dio gli faccia sentire il suo abbraccio, come ha fatto suo padre per proteggerlo durante questa terribile disgrazia», ha detto Madre Paola Canziani, direttrice dell'Istituto "Maddalena di Canossa" di Pavia.
A Pavia sarà proclamato il lutto cittadino per le tre vittime della famiglia israeliana, residente in città, come annunciato dal sindaco Mario Fabrizio Fracassi.«Pavia è una comunità ferita ed è il momento di stringersi nel dolore, di far sentire il sostegno della città a chi ha perso i propri cari, i propri amici. Anche per Eitan, salvato dall'abbraccio protettivo del padre, che ancora lotta per la vita in ospedale. Invito chi crede a pregare per lui».
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