Tu sei qui: Storia e StorieNeruda fu avvelenato? I ricercatori non riescono a stabilirlo dopo 4 anni di lavoro
Inserito da (Redazione Nazionale), domenica 19 febbraio 2023 17:08:10
La storia del poeta cileno Pablo Neruda sarebbe finita a causa di un avvelenamento ad opera degli agenti cileni sotto il regime di Pinochet?
Era questo ciò che hanno affermato i familiari dello scrittore ma dopo quattro anni di lavoro i ricercatori non sono riusciti a stabilire se il decesso del Premio Nobel della Letteratura, avvenuto il 23 settembre 1973, 12 giorni dopo il golpe del generale Augusto Pinochet, sia o meno legato a un avvelenamento causato dall'ingestione di tossine presenti in alimenti contaminati Santiago del Cile.
I ricercatori della McMaster University (Canada) e del Dipartimento di Medicina legale dell'Università di Copenaghen (Danimarca), che fanno parte del gruppo di esperti internazionali incaricati dalla giustizia del Cile di indagare sulla morte del poeta cileno Pablo Neruda, hanno presentato le loro conclusioni a Paola Plaza, il giudice incaricato del caso.
Il giudice Paola Plaza ha dichiarato, riferisce la stampa cilena, che "il rapporto sarà studiato in modo che il tribunale possa decidere", senza, tuttavia, specificare quando ciò avverrà.
La questione dell'avvelenamento alimentare è emersa dopo l'identificazione, nel 2015, di tracce di batteri del botulismo che potrebbero essere stati sviluppati in laboratorio.
Qualche settimana fa, il nipote del Premio Nobel della Letteratura, l'avvocato Rodolfo Reyes, aveva anticipato alla stampa cilena i risultati ufficiali delle analisi che giorni dopo sono stati consegnati al giudice, sostenendo: "Adesso sappiamo che il Clostridium botulinum non avrebbe dovuto essere presente nelle ossa di Neruda e quindi è stato assassinato nel 1973 da agenti dello Stato cileno".
Ma rispetto a queste anticipazioni, i ricercatori della McMaster University e del Dipartimento di Medicina legale dell'Università di Copenaghen, che hanno indagato sulla vicenda, hanno presentato al giudice cileno conclusioni più caute che ora dovranno passare attraverso una "fase di studio e valutazione" prima di una decisione giudiziaria.
Secondo Manuel Araya, che nel 2011 ha fatto riaprire il caso, tutto accadde in ospedale: Pablo Neruda vi si recò per farsi curare ma Neruda vi morì la sera stessa.
"Era un simbolo da colpire. Era un senatore, un candidato alla presidenza, un premio Nobel, un comunista. Era conosciuto, riconosciuto e apprezzato dal popolo", ha affermato Manuel Ayara a sostegno della sua certezza che sia stato avvelenato.
Ma dopo 4 anni di studi scientifici il verdetto non riesce a perorare la causa dei parenti di Neruda e dello stesso Manuel Ayara.
Fonte foto: Flickr e Commons Wikimedia
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